Speriamo che Babbo Natale, almeno lui…
L’Aquila – Dall’avv. Paolo Vecchioli riceviamo: “Buon Natale L’Aquila… Sono felice dell’impegno dei politicanti nostrani per inventare motivazioni altre al fine di rendere il terremoto del 6.4.09 uguale agli altri per esenzione e differimento di tasse e tributi anche se già tutto è deciso in proposito ma tant’è….. .
Ricordo, “ et absit injuria verbis “, identico impegno quando si è trattato di combattere per la Scuola Superiore della Magistratura a L’Aquila ( sic. ) e rilanciare il magnifico complesso dell’ex “ Reiss Romoli” dove mantenere il posto ai dipendenti oggi rottamati come gli zombi del Polo Elettronico che tra un po’, poco prima delle amministrative di Marzo p.v., saranno di nuovo resuscitati per votare.
Ricordo lo strenuo impegno dei politicanti nostrani per conservare e mantenere a L’Aquila il Dipartimento dell’Amministrazione della Giustizia per L’Abruzzo e Maliose, accorpato da Mastella, allora ministro sinistro di Giustizia, alle Marche ( sic. ) anche dopo aver già scippato ed allocato in Ceppalonia felix la sopraccitata Scuola Superiore della Magistratura per l’Italia Centrale.
Ho memoria di identico impegno dei politicanti nostrani quando il garrulo Chiodi ,dopo la sua beatificazione a governatore d’Abruzzo,decise di fare a meno di assessori Aquilani intendendo dimostrare come a L’Aquila fossero finiti i politici portatori di attributi ,residuando solo portatori di voti già castrati e sciancati dallo strapotere della costa e che si possono accontentano con un piatto di lenticchie.
Mi sovviene di come ,sempre i politicanti nostrani, non si siano avveduti che la ricostruzione almeno quella dell’emergenza veniva “appaltata”,con rare eccezioni di facciata e con tanti subappaltini, a professionisti e maestranze ed operatori/fornitori non Aquilani :
Ho sentito sistematicamente circolare, dai soliti addetti ai lavori, leggasi candidati alle prossime amm.ve di marzo 2010, di zona franca nel cratere e di differimento delle scadenze di tributi, tasse ed affini, mentre aumenta il carburanti, le materie prime anche per il riscaldamento,le derrate alimentari,i materiali edili e similari ed in genere i prodotti legati alle attività emergenziali della ricostruzione ed è consentito ai fortunati speculatori/proprietari di locali ex capannoni adibirli a commerciali, riconvertendoli anche in terziario,uffici et similia, da affittare a peso anzi a metri d’oro a chi ne ha necessità per ripartire con il lavoro .
Ho apprezzato come subito i nostrani politicanti abbiano compreso che fare formazione utilizzando la Protezione Civile massicciamente presente a vantaggio dei cassintegrati e disoccupati delle zone interne da inserire progressivamente appunto nelle attività del volontariato ed in genere delle strutture della Protezione Civile comprendendo che il volontario sceglie volontariamente di operare ma è pagato perché permane nella sua qualifica lavorativa con ogni costo sociale,mantiene il posto di lavoro ed il suo stipendio che qualcuno continua a pagargli e, contemporaneamente deve essere mantenuto sul luogo del volontariato e nel contesto delle operazioni di soccorso .
Noto con ( dis)piacere che tutte le attività economiche del territorio del cratere sono state potenziate e sollecitate a ripartire attraverso una partecipazione organica all’emergenza e senza indugi da parte delle locali istituzioni che si sono preoccupate di inventarsi di volta in volta proteste da campagna elettorale per le imminenti amm.ve con cortei romani di eleganti ed aristocratiche terremotate ( infatti erano talmente poche e pochi gli accompagnatori non attivisti di partito ) a spasso nei pressi di Palazzo Chigi solo avvilite dal fatto che nessuno comprendeva perché si protestava per una cosa già scontata e concessa ( differimento del pagamento di tasse e tributi ) , compreso l’intervento che addrizzerà quanto già concesso e che,necessariamente parificherà la situazione emergenza a L’Aquila con quelle di Marche ed Umbria anche se i soliti noti fanno a gara per comparire in TV a ciacolare di promesse che non vengono mantenute.
Auguri L’Aquila e speriamo che Babbo Natale, almeno lui, mantenga le promesse perchè considerando le premesse…”.
(Nella foto: Luce di speranza)
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