VF, niente da fare: tagli ad Avezzano
L’Aquila – Il ministro dell’Interno Alfano si appresta ad emanare Il decreto ministeriale relativo alla ripartizione territoriale delle dotazioni organiche del personale del corpo nazionale dei vigili del fuoco. Per la sede di Avezzano, assolutamente bisognosa di essere potenziata, vengono confermati i tagli al personale da tempo anticipati e denunciati dal Conapo – sindacato autonomo dei vigili del fuoco – e a nulla sono valse le numerose voci di protesta sollevatesi dal territorio marsicano.
Lo rendono noto Daniele Sbarassa ed Elio D’Annibale, rispettivamente componente della segreteria nazionale e segretario provinciale del Conapo, che tornano a sottolineare “la gravità del provvedimento e le conseguenze che questa scellerata azione politica comporterà rispetto alla sicurezza dei cittadini e alla qualità del soccorso che i vigili del fuoco dell’Aquila, e di Avezzano in particolare, devono garantire. In sostanza, una vera è propria pugnalata alle spalle degli amministratori locali che, mentre sostenevano la vertenza dei vigili del fuoco a fianco del Conapo, subivano il tradimento dei politici romani chiusi nei palazzi del potere”.
“Tutto nasce – ricordano Sbarassa e D’Annibale – da un più ampio progetto di riorganizzazione del corpo nazionale voluto dal governo in carica in nome della spending review. Fin dalla prima stesura della bozza di riorganizzazione, diffusa dal dipartimento dei vigili del fuoco, abbiamo notato che qualcosa non andava. Due, in particolare, le storture che immediatamente abbiamo rilevato: una errata classificazione attribuita alla sede di Avezzano, determinata in base agli interventi evasi su base annua, e la stessa quantificazione numerica degli interventi, nettamente inferiore rispetto a quelli realmente svolti. Va sottolineato, inoltre, che il dato riferito agli interventi, seppur in via non esclusiva, determina la classificazione di ogni sede di servizio e, di conseguenza, l’organico effettivo da assegnare a ciascuna di esse”.
“Nonostante le nostre ripetute sollecitazioni e denunce – proseguono i rappresentanti sindacali del Conapo – l’unico risultato che abbiamo ottenuto è stata l’emanazione di un paio di atti interni di qualche nostro dirigente territoriale che, seppur confermando la fondatezza delle nostre rimostranze, di fatto sono rimasti carta straccia; atti utili e finalizzati esclusivamente a ristabilite un minimo di ordine amministrativo, nel caos più totale generato da loro stessi in seguito ad errori perpetrati in passato e frutto di sufficienza e leggerezza nell’amministrare la cosa pubblica. Addirittura imbarazzante, invece, commentare la condotta del dipartimento dei vigili del fuoco i cui dirigenti, con il riordino in questione, hanno evidentemente confermato l’inadeguatezza della poltrona che occupano. Continuano, infatti, a fingere di non rendersi conto che una tale istituzione va amministrata in nome del bene pubblico, soprattutto perché operante nel delicato ambito della sicurezza e del soccorso, e non come distributore di contentini ai politici di riferimento nella speranza di far carriera”.
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