Vite “regalate” grazie ai trapianti


L’Aquila – Come abbiamo anticipato ieri, all’una di domenica notte l’équipe chirurgica del S. Salvatore raggiunge Pozzilli, in Molise, preleva i reni, torna all’Aquila, lottando contro le lancette dell’orologio, ed effettua il trapianto degli organi, ‘regalando’ una nuova vita a due giovani di Avezzano e Teramo: una frenetica mobilitazione che si conclude dopo circa 20 ore, domenica sera. Un’altra operazione impeccabile – per velocità, efficienza e sincronia – da ascrivere al merito del centro trapianti di rene, diretto dal prof. Antonio Famulari, grazie al fondamentale lavoro del coordinamento regionale, diretto da Daniela Maccarone, che ha mobilitato 30 operatori dell’ospedale di L’Aquila e numerosi servizi.
In virtù della generosità dei familiari di un giovane di 32 anni, morto sabato pomeriggio alla Rianimazione dell’istituto Pozzilli (provincia di Isernia), sono stati donati reni, cornea, polmoni e fegato. I reni sono stati trapiantati all’ospedale di L’Aquila a due persone ultratrentenni di Avezzano e Teramo mentre le cornee sono state messe a disposizione della Banca degli occhi del presidio aquilano. Fegato e polmoni, invece, sono stati prelevati a Pozzilli da due équipe di Milano e una di Palermo – grazie alle informazioni immesse nel circuito nazionale dal centro regionale di coordinamento di L’Aquila, collegato in Rete con tutti gli ospedali italiani – e trapiantati appunto in Lombardia e Sicilia. 3 équipe contattate e messe in moto dall’Aquila, vero ‘motore’ della notte in cui ha brillato la generosità della famiglia del giovane donatore, valorizzata poi dal lavoro collettivo e in sincrono dei servizi dell’ospedale. In realtà il week end di lavoro e impegno, per L’Aquila, era cominciato già sabato pomeriggio quando, da Pozzilli, è arrivato l’ok sugli accertamenti di legge necessari per procedere al prelievo di organi. Da quel momento sono stati compiuti tutti i delicati passaggi che preludono al prelievo di organi e cioè: idoneità del donatore (mancanza di malattie ecc.), adeguato gruppo sanguigno, tempo di inserimento nelle liste per i trapianti e verifica della compatibilità genetica tra donatore e destinatario dell’organo, eseguita dal laboratorio di tipizzazione tissutale di L’Aquila. Tutte operazioni che devono essere effettuate velocemente e senza sbagliare perché i tempi di esecuzione del trapianti sono rigorosi e vanno compiuti entro un certo numero di ore. “E’ stato come al solito”, dichiara la dr.ssa Maccarone, “un lavoro collettivo del nostro ospedale che, quando scatta l’allerta-trapianto, deve attivare un apparato multidisciplinare in tempi molo stretti e agire con rapidità e con l’esigenza incalzante dell’orologio. Detto questo, vogliamo esprimere il più sentito ringraziamento ai familiari del ragazzo deceduto che hanno consentito, con un gesto di profonda sensibilità e altruismo, di salvare diverse vite”
Il Centro Trapianti di L’Aquila, in oltre 10 anni di attività, ha ormai superato il ragguardevole traguardo dei 450 trapianti di rene.


24 Novembre 2014

Categoria : Cronaca
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