Ricordi – Il delfino gonfiabile bianco e blu
L’Aquila – Scrive Ugo Centi: “Ieri è scomparso un campione dell’Aquila Rugby degli anni ’60-’70: Angelo Autore. Ho un ricordo. Era il 1971 ed io ero un bambino di 8 anni. Vivevo praticamente tutti i pomeriggi al campo sportivo dell’Aquila, dove mio nonno materno era il “mitico” custode Luigi. Quella primavera estate del 1971 L’Aquila partecipava a “Giochi senza frontiere”, una trasmissione Tv che andava l’estate come una sfida tra varie città europee (il sogno dell’Europa allora era vivo) essenzialmente a base di giochi acquatici.
La “squadra” aquilana si allenava nel piazzale dello stadio, allora ancora adornato dalla splendida pista di pattinaggio scoperta, poi orrendamente coperta da un “capannone” di cemento armato così brutto che se lo sono gelosamente ristrutturato anche dopo il terremoto. Angelo Autore ne faceva parte, ed una sera passando davanti a mia nonna che aveva il “magazzino” proprio lì, disse. “Per la miseria, qui si sputa fatica più che al rugby”. Me lo ricordo perché finite le prove, rimasero inutilizzati tanti delfini bianchi e blu gonfiabili utilizzati per gli allenamenti. Mia nonna ne mise da parte uno ed io, quell’anno, me lo portai al mare a Giulianova, facendoci un figurone sulla spiaggia.
Quel delfino andò in giro un sacco di anni. Non si rompeva mai. Mi è rivenuto in mente ieri, leggendo la notizia di Autore. Ecco, si vede proprio che sto invecchiando”.
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