Il coro di Orsogna in USA con gli emigrati
di Domenico Logozzo
PESCARA – E’ da alcuni giorni a Boston lo storico Coro folcloristico “La Figlia di Jorio “ di Orsogna, in tour negli Stati Uniti fino al 2 dicembre, per i festeggiamenti delle comunità abruzzesi d’oltre Oceano. Lo scopo, come ha sottolineato il direttore del Coro, Mario Tenaglia, è quello di “riscoprire e rinverdire insieme le stesse profonde radici comuni”. Domenica il concerto per gli emigranti di Everett, località vicina alla capitale dello stato del Massachusetts. Festa grande per la comunità “Sons of Orsogna”. Mobilitazione generale. Il passaparola anche attraverso i nuovi canali informativi. Per essere in tanti. Si creano i gruppi. Un evento coinvolgente. Scrive Nick Carullo su facebook: “Domenica viene il coro di Orsogna e io ho 5 ospiti a casa mia: Giacinto Rizzacasa che ha sposato mia cugina più i fratelli con le mogli”.
Programma intenso per il Coro fondato nel 1921 da Attilio Bartoletti, musicista autodidatta, poeta e compositore, servendosi della collaborazione di alcuni giovani che facevano parte della locale Schola Cantorum. E’ uno dei più antichi del mondo. “La voce di Orsogna che canta”, dopo Boston raggiungerà New York. “Dal 25 novembre il gruppo si sposterà nell’area metropolitana di New York City per il 75° anniversario dell’Orsogna Mutual Aid Society e il 55° anniversario dell’Athletic Club New Orsogna, ci dice la professoressa Maria Fosco, orsognese, una delle più attive e conosciute donne di cultura italo-americane. “La grande festa sarà il 30 novembre. Stiamo organizzando le cose perbene. E’ un evento di rilevanza storica”, ricorda la professoressa e con grande orgoglio aggiunge: “per il 75° anniversario della fondazione, il Congresso degli Stati Uniti ha conferito un riconoscimento speciale all’”Orsogna Mutual Aid Society”. E questo per premiare una iniziativa di grande valore sociale, culturale ed economico. Rileva infatti la professoressa Fosco: “I fondatori erano molto intelligenti. Uomini di forte carattere. Erano contadini e umili lavoratori, ma avevano capito agli inizi del Novecento l’importanza di creare un club per gl’immigranti orsognesi”.
E il direttore del Coro, Mario Tenaglia, ribadisce: “Dovunque si sono insediati, gli Orsognesi, nonostante le oggettive difficoltà di adattamento e, non ultimi, i pregiudizi di anti-italianità, hanno saputo magnificamente inserirsi nelle nuove realtà sociali, lavorative ed ambientali conquistando il rispetto di tutti e divenendo motivo di orgoglio negli Orsognesi rimasti in Italia”. I legami con la terra d’origine sono rimasti molto forti e i grandi valori sono stati trasmessi alle nuove generazioni. L’associazionismo e la coralità. Ancora il maestro Tenaglia: “Riconoscersi ed aggregarsi in una sede dove poter rivivere momenti ed eventi caratterizzanti la vita del nostro paese: la festa di San Rocco, i Talami, giovedì degli amici, giovedì dei parenti, le tradizioni culinarie e dolciarie”. E poi: “Laddove è stato possibile, sono stati ricreati “CORI DI ORSOGNA” che, attraverso i canti, le musiche, i testi, le danze popolari, hanno voluto e saputo rivivere l’ambiente, i paesaggi, le sequenze stagionali del lavoro agricolo (preponderante nelle nostre zone), le tradizioni e, soprattutto, i sentimenti dell’Abruzzese “forte e gentile”.
Maria Fosco conserva gelosamente una testimonianza dell’amore degli orsognesi per il canto. Un vecchio quaderno, di 56 anni fa: “E’il libretto dei canti Abruzzesi che ha trovato mamma e che è dedicato all’Orsogna Mutual Aid Society da Elisabetta Di Rico (figlia di Mariacroce) che ora abita a Boston”. Leggiamo: “All’Orsogna Mutual Aid Society. Questa raccolta di canti folcloristici abruzzesi è stata fatta dalla sottoscritta Di Rico Elisabetta che unitamente alla raccolta delle musiche fatte da mio padre Maestro De Rico Nicola, dedichiamo al nascente Coro Orsognese in America, con moltissimi auguri. Di Rico Elisabetta ,Orsogna 18.11.1958”. Ha scritto su facebook l’orsognese Marco Rocco Pindo:” Pe la majelle…. Avete in mano un biglietto per il paradiso… Ma non si possono fare copie per paesani che non hanno l’opportunità di assaporare questi oggetti preziosi…”. La mamma ed il papà della studiosa hanno fatto parte del Coro di Orsogna, sia in Italia che negli Stati Uniti. Passione di famiglia. La stessa professoressa e la sorella gemella hanno ballato per moltissimi anni nel gruppo americano.
*già Caporedattore del Tgr Rai
Il Coro La Figlia di Jorio all’aeroporto di Boston. Rimarrà negli Stati Uniti fino al 2 dicembre per festeggiare gli orsognesi d’America
La studiosa Maria Fosco ed il presidente dell’ ”Orsogna Mutual Aid Society” con l’importante riconoscimento del Congresso degli Usa concesso all’Associazione per il 75° anniversario della fondazione
Il Coro dell ”Orsogna Mutual Aid Society” in una immagine degli anni Ottanta
Antonio e Filomena Fosco,genitori della studiosa italo-americana in una foto degli anni ’50 ad Orsogna.
Un quaderno del 1958 con le canzoni in dialetto abruzzese recuperato da Filomena Fosco,grande appassionata di musica e balli popolari.Da giovanissima con il marito Antonio ha partecipato a numerose manifestazioni,in Abruzzo,ad Agrigento e negli Stati Uniti dove è emigrata con la famiglia nella seconda metà del Novecento.
Antonio e Filomena Fosco ad Agrigento in una rarissima immagine del 1955 partecipano alla Festa del Mandorlo in Fiore
Una lettera del 1961 del Presidente dell’Enal di Teramo a Filomena e Antonio Fosco in seguito ad una manifestazione folk negli Usa.
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