Il Gran Sasso cresce (solo nel versante Teramo) – Domani Prati di Tivo balza nel futuro
Prati di Tivo – Cresce, e anche alla grande, il Gran Sasso: nel versante di Teramo copiosi investimenti e impianti nuovissimi. Apre domani a Prati di Tivo la seggiocabinovia costata più di 12 milioni, realizzata a tempo di record in sei mesi dalla società Gran Sasso Teramano Spa. Saranno presenti le massime autorità abruzzesi e locali. Tutti potranno usare gli impianti della stazione gratuitamente, per festeggiare quanto è stato realizzato ma soprattutto sperare in quanto si spera di realizzare in futuro: una teleferica da S.Gabriele, quindi dall’autostrada A-24, ai piedi di Corno Piccolo. Sarebbe una svolta per il turismo montano abruzzese di questo versante, perchè arrivare a Prati di Tivo e a Pietracamela è ancora molto complicato e disagevole, a causa delle strade tortuose e della distanza dalla viabilità principale. E’ il vero handicap di una zona sciistica ed estiva di tutto rispetto, ricca di belezze panoramiche incomparabili. La stazione vanta piste per 11 chilometri. La prima seggiovia risale agli anni Sessanta, e fu l’inizio di uno sviluppo arrivato in realtà soltanto oggi, anzi domani. La seggiocabinovia che entra in funzione sarà capace di portare in quota 1.800 persone l’ora, dislivello di 558 metri, fino a 2007 metri di altitudine. Lunghezza del percorso aereo 1.600 metri circa in obliquo. L’impianto si avvale di una seggiovia che trasporta persone già munite di sci, e di una comoda e grande cabina. Occorrono 6 minuti per arrivare. C’è anche una fermata intermedia per accedere a piste meno difficoltose. Direttore degli impianti è l’ing. Marco Cordeschi, che proviene dagli impianti del Centro turistico del Gran Sasso, nel versante aquilano della montagna. Ora il Gran Sasso ha davvero due facce come una medaglia: la parte teramana in pieno sviluppo e con dotazioni tecnologiche di avanguardia, e la parte aquilana rimasta totalmente al palo, esattamente come la volle il regime fascista. Non si è mosso nulla e ancora si litiga su chi e come gestire gli impianti, in vendita ma non venduti. Quella aquilana è l’unica stazione abruzzese senza impianti di innevamento, senza ricettività sufficiente, senza nulla di nulla. Solo un’ardita funivia, rinnovata 25 anni fa, che parte dal nulla e porta verso il nulla.
(Nella foto la vecchia seggiovia di Prati di Tivo: oggi ne arriva un’altra potente e modernissima)
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