Salme alpini tornate in Puglia
L’Aquila – (Foto: i Corni del Gran Sasso e a sinistra il versante teramano – Il Vallone dei Ginepri poco sotto la Sella, nel versante aquilano, a destra) - IL SINDACO: PER I GENITORI UN DOLORE ESTREMO E INNATURALE – Sono partite per i paesi di origine, Corato e Galatina in Puglia, le salme dei due alpini morti sul Gran Sasso durante un’escursione. Erano state raggiunte nel Vallone dei Ginepri, a 2.500 metri, dopo impegnativi e duri sforzi dei soccorritori a causa del maltempo, e riportate a valle con un elicottero della Forestale ieri. Dopo una camera ardente in caserma, oggi il ritorno a casa. li escursionisti, finito il servizio, avevano deciso di affrontare il Gran Sasso salendo sul Corno Grande dal versante aquilano. Durante la discesa, sono incappati in un pendio ghiacciato precipitando. Non avevano calzature munite di ramponi da ghiaccio.
IL COMMIATO – Il Sindaco Massimo Cialente, accompagnato dal Gonfalone del Comune ha porto stamani, l’ultimo saluto ai due alpini deceduti sul Gran Sasso, i cui corpi sono stati recuperati ieri, dopo cinque giorni dalla tragedia. A porgere l’ultimo saluto alle Penne Nere, anche il Capo di Stato Maggiore, Generale di Corpo d’Armata Claudio Graziano, che ha visitato la camera ardente in forma privata. Presenti anche il Comandante della Brigata Alpina Taurinense, Gen. di Brigata Massimo Panicci ed il Comandante del IX Reggimento Alpini, Col. Massimo Iacobucci.
“Nessun genitore – ha dichiarato il Sindaco Cialente – dovrebbe essere sottoposto ad uno strazio così estremo, innaturale. La perdita di un figlio. Un dolore troppo grande che non può trovare nessuna consolazione. Neanche col tempo. Porterò sempre dentro l’abbraccio con i familiari di Giovanni Di Giorgi e Massimiliano Cassa, nel momento del commiato, stamani, nella Caserma Pasquali.
E con l’abbraccio, il pensiero a due giovani che nella terra che avrebbe dovuto segnare il tracciato di un futuro al servizio della Patria, hanno trovato, invece, la morte. Tutta la Caserma Pasquali si è stretta intorno alle famiglie dei due alpini. Tutti ancora increduli, attoniti. La Città stessa si è unita al dolore di questa ennesima morte assurda di due figli adottivi, amatissimi. Ricorderemo per sempre questi due ragazzi, queste Penne Nere; la loro freschezza e la forza dei loro sguardi, immortalati per sempre nell’ultima fotografia”.
La camera ardente, allestita ieri notte alle 23, è rimasta aperta sino alle 10 di stamani.
L’ESERCITO – Riceviamo: “Nella mattinata del 20 novembre 2014 all’interno della Caserma “Pasquali” è stato reso l’estremo saluto ai due Alpini del 9° Reggimento, tragicamente deceduti durante un escursione sul Gran Sasso lo scorso 14 novembre. Il Comando Militare Esercito “Abruzzo” si è unito al dolore dei familiari delle giovani vittime, che subito dopo hanno lasciato la caserma alla volta delle rispettive località d’origine, dove saranno svolte le esequie”.
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