Tricalle, petizione su degrado perenne
Chieti – Una petizione pubblica “Cittadini contro il Degrado”, inviata alle autorità, sottoscritta dai cittadini residenti del complesso di Via Sallustio (Quartiere Tricalle –Chieti) e non, allo scopo di rendere ulteriormente noto che “nel complesso dal 1983 risiedono 60 nuclei familiari (circa 250 persone,di tutte le età) i quali sentono il dovere morale di denunciare che nel periodo trentennale del loro domicilio, non hanno mai ottenuto interventi e servizi appropriati per l’ adeguata conservazione del bene pubblico(previsto oltretutto dalla carta dei servizi Ater).
Dichiarando che le richieste ( fatte allo stesso modo ed in più occasioni con raccolta di firme) degli anni passati per interventi generali di manutenzione sia ordinaria che straordinaria sono rimaste inascoltate.
Richieste di persone che avevano quale obiettivo la salvaguardia del bene pubblico e la convinzione di voler vivere civilmente nella società. I tanti danneggiamenti, dovuti alle condizioni atmosferiche avverse e alle circostanze venutesi a determinare nel tempo(vedi i pericolosi accrescimenti delle radici degli alberi(Pini) situati all’interno del complesso), hanno causato nel tempo, danni particolari,all proprietà dell’Ater( vedi copertura dei tetti staccata dal forte vento, rivestimento del manto stradale pieno di avvallamenti e della pavimentazione dei marciapiedi andati in pezzi, etc).
Ciò nonostante, considerata l’assenza di risposte dell’ente, la civiltà degli abitanti, ha fatto si che quel complesso non diventasse un “ghetto”, tanto è vero che la pulizia del verde (esiste una porzione di terreno, destinato a verde pubblico) è sempre stata svolta volontariamente dagli stessi,così come e a proprie spese, piccoli interventi manutentivi di risanamento( su parti dove vi era urgenza, per il passaggio l’accesso a all’ingresso dei palazzi e ai garage etc). Tutto ciò, purtroppo, mette in evidenza la superficialità e la manchevole conservazione del bene pubblico con l’aggravante dell’ indifferenza verso le oggettive richieste dei residenti. Residenti che in parte e con grandi sacrifici hanno acquistato l’alloggio ed i garage, corrispondendo nel prezzo di acquisto,anche le riparazioni avvenute all’interno dell’appartamento allora in affitto, e le riparazioni dei tetti divelti dovuti agli eventi atmosferici,contribuendo a rimpinguare le casse dell’ente che, con quelle ed altre risorse destinate dalla Regione,poteva sanare le criticità di quel momento senza incorrere in un peggioramento dell’esistente, con aggravi ulteriori di spesa”.
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