Mega discarica rifiuti tossici di Bussi: in aula il 20 gennaio prossimo
Pescara – (F.C.). Bisognera’ attendere il 20 gennaio prossimo per entrare nel vivo dell’udienza preliminare relativa al procedimento bis sulla mega discarica di rifiuti tossici, rinvenuta nel marzo 2007, a Bussi sul Tirino. Nel corso dell’udienza di oggi davanti al gup del Tribunale di Pescara, Maria Carla Sacco, si e’ parlato dell’organizzazione del procedimento. Nell’udienza del 20 gennaio e’ invece prevista la costituzione delle parti civili e la trattazione delle questioni preliminari. In quell’occasione sara’ stabilito anche il calendario delle udienze. Nel procedimento, che e’ uno stralcio di quello principale, risultano coinvolte cinque persone, per lo piu’ ex vertici di Aca e Ato. Si tratta in particolare di Giorgio D’Ambrosio, all’epoca dei fatti presidente dell’Ato; Bruno Catena, all’epoca presidente dell’Aca Spa; Bartolomeo Di Giovanni, come direttore generale dell’Aca; Lorenzo Livello, in qualita’ di direttore tecnico dell’Aca Spa e Roberto Rongione, responsabile del Servizio Sian della Asl di Pescara. Il reato contestato e’ la distribuzione delle acque contaminate.”Essenzialmente – ha spiegato Tommaso Navarra, avvocato del WWF, parte civile – vi e’ necessita’ di aspettare anche l’esito del procedimento attualmente in corso davanti alla Corte d’Assise di Cheti. Per questo oggi si e’ trattato di un rinvio tecnico che consente anche alle parti di organizzare tutte le questioni che vengono poste. E’ chiaro che chi sta all’esterno del giudizio si chiedera’ come sia possibile che a distanza di tutti questi anni, di tutte queste udienze e di tutti questi giudici, il procedimento si trovi ancora nella fase dell’udienza preliminare. Questa e’ forse la discrasia tra le esigenze reali di un territorio e una macchina della giustizia assolutamente ingolfata, che ha ormai meccanismi e tempi lontani dalla realta’. Naturalmente, siamo tutti avvocati e siamo tutti per la giusta difesa delle posizioni dei proprio assistiti, pero’ un momento di riflessione dovremmo farlo e il processo Bussi ci apre questo scenario: e’ possibile che a distanza di 8 anni dal fascicolo iniziale siamo ancora all’udienza preliminare? Una risposta che tenga conto della civilta’ dei tempi di oggi non puo’ che essere negativa. Cio’ non dovrebbe accadere, se e’ accaduto chiediamoci come puo’ funzionare, ancora rapidamente e meglio, questa macchina della giustizia che allo stato non da’ risposte al territorio”. ” Aspettiamo – ha commentato Lino Sciambra, avvocato del Comune di Castiglione a Casauria, parte civile- che questo processo riprenda il suo cammino per accertare le eventuali responsabilita’. Si iniziera’ a gennaio e le parti civili proporranno le loro istanze risarcitorie”.
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