Inaugurata struttura polifunzionale Tempèra
L’Aquila – (Foto: Valdo, fondatore del movimento) – UN DONO DELLA TAVOLA VALDESE – È stata inaugurata stamani la Struttura polifunzionale di Tempèra, che verrà adibita a funzioni socio culturali, donata al Comune dalla Tavola Valdese. Alle 12 il sindaco Massimo Cialente e l’assessore alle Opere pubbliche Alfredo Moroni hanno proceduto al taglio del nastro del nuovo Centro socio culturale, situato nell’area del quartiere Case di Tempera. Successivamente è stata sottoscritta la convenzione tra l’ente comunale e il soggetto donatore per l’acquisizione formale della struttura al patrimonio e per la gestione che, per volontà della stessa Tavola Valdese, verrà affidata all’associazione Tempera onlus.
Alla cerimonia hanno preso parte, oltre al sindaco e all’assessore Moroni, il vice moderatore della Tavola Valdese Luca Anziani, la presidente dell’associazione Tempera Onlus Rosanna Scimia, gli assessori comunali Pietro Di Stefano che, in quanto titolare della delega alla Ricostruzione, ha seguito la prima parte dell’iter amministrativo, e Lelio De Santis, i consiglieri comunali Giustino Masciocco, Ali Salem e Pierluigi Mancini e la senatrce Stefania Pezzopane che, come assessore comunale alle Politiche sociali, aveva a sua volta preso in carico l’iniziativa.
“Ringrazio la Tavola Valdese – ha dichiarato il sindaco Cialente – per questa generosa donazione. La struttura, di circa duemila metri quadri, è stata interamente progettata e realizzata grazie a questa lodevole espressione di solidarietà, sulla quale sono stati convogliati i fondi relativi all’otto per mille dell’Irpef. La nostra comunità, a seguito del sisma del 6 aprile 2009, ha potuto rialzarsi anche grazie a queste concrete manifestazioni di vicinanza. Ancora oggi, a oltre cinque anni da quella tragica notte, il problema della mancanza di spazi e di luoghi di ritrovo persiste e costituisce una priorità nelle politiche dell’Amministrazione comunale. Per questa ragione la nostra gratitudine è doppia. Per la donazione in sé e per le sue caratteristiche peculiari. Oggi la comunità di Tempera e quella aquilana avranno uno spazio in più, peraltro ampio e funzionale, da destinare a finalità e iniziative di carattere sociale e culturale. Attività e servizi vitali nella fase presente, con riferimento, in particolare, ai bambini, ai giovani e agli anziani”.
“Abbiamo lavorato molto – ha aggiunto l’assessore Alfredo Moroni, dopo essersi unito ai ringraziamenti del sindaco nei confronti della Tavola Valdese – per arrivare in tempi rapidi a questo significativo taglio del nastro, un risultato per il quale sono grato agli uffici comunali che hanno dimostrato impegno e professionalità. Ricordo che la frazione di Tempera è stata una delle più colpite dal sisma. Ancora oggi se ne vedono le ferite inferte al bellissimo borgo storico che, indubbiamente, si configura come uno dei centri più pittoreschi del circondario aquilano. La caparbietà e la determinazione della comunità locale sono state determinanti nel ricostruire una socialità che, a causa del terremoto, rischiava di essere cancellata. Sono pertanto lieto che la Tavola Valdese, soggetto donatore e promotore della struttura, abbia indicato il gestore nell’associazione Tempera Onlus, operante nel settore sociale e ricreativo. Un proficuo incontro, insomma, tra pubblica amministrazione, un ente ecclesiastico di culto e un soggetto privato, espressione della comunità locale, grazie al quale quest’ultima avrà un importante luogo di ritrovo e di aggregazione”.
“Questa struttra – sono state le parole del vice moderatore della Tavola Valdese, il Pastore Luca Anziani – non è una cattedrale nel deserto, bensì un contenitore di idee, progetti e socialità. Se c’è una possibilità c’è una speranza. Ecco, questo spazio vuole costituire proprio quella possibilità in più, per una comunità, che riaccende la speranza”.
La presidente dell’associazione Tempera onlus Rosanna Scimia ha voluto ricordare, nel suo intervento, tutti coloro che, a vario titolo, hanno collaborato all’allestimento e alla dotazione di arredi della struttura, tra i quali la città di Crema, una cui delegazione era presente alla cerimonia, la città di Castel di Sangro, il Comune di Genzano, in provincia di Roma, e il X Municipio di Roma.
CHI SONO I VALDESI – Valdo (da cui valdese) era un mercante di Lione, di poco anteriore a san Francesco (XII-XIII sec.) che decise, si legge su Wikipedia, al termine di una profonda crisi spirituale, di vivere l’esperienza degli apostoli al seguito di Cristo. Di conseguenza vendette i suoi beni e si consacrò alla predicazione del Vangelo. Nel prendere questa decisione egli non intendeva ribellarsi alla Chiesa, pensava anzi di collaborare al suo rinnovamento seguendo l’esempio degli apostoli; fu invece scomunicato insieme ai suoi seguaci.
Il movimento valdese, detto “dei poveri”, di Lione in Francia e di Lombardia in Italia, si estese in Europa, raccogliendo consensi fra il popolo. Come tutti i movimenti detti “ereticali” fu oggetto di repressione e persecuzioni da parte dei poteri civili e religiosi. Malgrado questa situazione di difficoltà e la caccia dell’Inquisizione mantenne la sua coerenza e si espanse in tutta l’Europa medievale. Le zone in cui i valdesi si impiantarono con maggior consistenza furono le Alpi Cozie, la Provenza, la Calabria e la Germania meridionale. I loro predicatori itineranti erano detti barba (in dialetto “zio”, nel senso di persona di riguardo) da cui barbetti, appellativo popolare con cui vennero designati sino in tempi recenti in Piemonte.
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