Due alpini muoiono sul Gran Sasso


L’Aquila – (Foto archivio: Valle dei Ginepri senza neve – Immagini scattate dalla Forestale oggi: la zona innevata, un soccorso con verricello e mezzi sul versante aquilano della montagna) – Due militari alpini pugliesi sono morti sul Gran Sasso. Si tratta di giovani di 26 e 30 anni, in servizio presso la caserma Pasquali. I militari non erano tornati, ieri sera, da un’escursione in montagna. Oggi le loro salme sono state recuperate da un elicottero del 118.
Si chiamavano Giovanni De Giorgi, 26 anni, e Massimiliano Cassa, , entrambi con il grado di primo caporal maggiore, i due militari pugliesi del Nono Reggimento Alpini, di stanza presso la caserma “Pasquali” dell’Aquila. Entrambi si trovavano in licenza. De Giorgi era di Galatina (Lecce), mentre il suo collega di Corato (Bari). Al momento, causa le avverse condizioni meteorologiche, soprattutto il forte vento, l’elicottero del 118 non e’ in grado di recuperare i corpi che, tuttavia, sono stati assicurati in barelle ancorate in parete dai tecnici del soccorso alpino. Non e’ quindi escluso che il recupero sara’ effettuato domani. Le salme saranno poi trasferite presso l’obitorio dell’ospedale ‘San Salvatore’ dell’Aquila. La Procura, poi, decidera’ se ordinare, o meno, le autopsie.
Il traguardo dell’escursione era la vetta del Corno Grande, quasi 3.000 metri, la più alta del Gran Sasso e dell’intero Appennino peninsulare. I due contavano di arrivare in vetta lungo la direttissima e di scendere lungo la normale. Gli esperti pensano che siano caduti percorrendo un tratto ghiacciato molto pericoloso. Le salme sono a quota 2.600 metri.
Le ricerche hanno richiesto l’uso di alcuni elicotteri per la perlustrazione delle vie alpinistiche verso la cima. I corpi degli escursionisti sono stati individuati questa mattina in una zona impervia della Conca degli Invalidi, nel versante teramano del Gran Sasso. Pare che i due alpini non fossero dotati di ramponi e a causa della neve e della nebbia sono poi precipitati in un dirupo con diversi sbalzi di roccia, dalla via Normale in direzione Valle dei Ginepri, profondo circa 200 metri.
I due alpini avevano anche partecipato ad una delle missioni in Afghanistan. Prestavano servizio a L’Aquila da diverso tempo. Ieri erano liberi dal lavoro e avevano deciso di compiere un’ascensione sul Gran Sasso, partendo da Campo Imperatore, dove è stata trovata la loro auto. Ieri sera i militari non erano tornati in caserma, dove abitavano, ed era stato diffuso il primo allarme. I soccorritori impegnati per ore hanno avvistato degli oggetti nei dirupi, e hanno indirizzato le ricerche in una zona precisa. I corpi sono stati trovati non distanti l’uno dall’altro.

LA CRONACA DA IERI SERA – Nella Conca degli invalidi – Vallone dei Ginepri, sono in corso le operazioni di recupero dei corpi dei due ragazzi di 21 e 26 anni. I due, militari di stanza a L’Aquila presso la Caserma degli Alpini, liberi dal servizio, erano partiti ieri mattina da Campo Imperatore per una escursione sul Corno Grande del Gran Sasso.
Alle 22 di ieri l’allarme che è stato dato da un compagno che, non vedendoli arrivare, si è recato a Campo Imperatore, dove ha trovato la loro automobile. La Centrale Operativa del CFS, del Comando Regionale Abruzzo, ha avviato sul posto gli esperti del Soccorso Alpino della Forestale (S.A.F.) di L’Aquila ed ha allertato la base elicotteri del CFS di Rieti.
Verso le 02:30 il SAF- CFS, assieme agli altri uomini delle squadre di soccorso, ha rinvenuto, sulla via normale che conduce al Corno Grande, le chiavi dell’autovettura e dai bastoncini ed ha orientato le ricerche in loc. Conca degli Invalidi – Vallone dei Ginepri.
Alle prime luci della mattinata è stato fatto decollare l’elicottero del CFS da Rieti, un AB 412, che ha portato in quota le squadre di soccorso per un avvicinamento alla zona di ricerca.
Dopo un prima ricognizione sono stati individuati i corpi esanimi dei due Alpini che sono stati recuperati dall’elicottero del 118.
Sono in corso le indagini per capire i motivi del decesso: la pista più accreditata è che i due giovani siano scivolati su una lastra di ghiaccio e siano precipitati per oltre trecento metri. Fatale l’impatto con le rocce.
A Campo Imperatore fin dai primi momenti è stato presente il Comandate della caserma degli Alpini di L’Aquila. In mattinata sono giunti dalla Puglia i familiari dei giovani Alpini. Tutte le operazioni di ricerca e recupero sono state coordinate dalla Prefettura di L’Aquila che si è avvalsa della professionalità del Soccorso alpino della Forestale, del corpo Nazionale de Soccorso Alpino e Speleologico, Soccorso Alpino della Guardia di Finanza e del Vigili del fuoco.


15 Novembre 2014

Categoria : Cronaca
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