Ricordi – Franco, lui Coburn del giornalismo
L’Aquila – (Via Tre Marie, dov’era il Tempo) – La collega Anna Rita Scenna rispolvera la sua bella penna per un affettuoso ricordo del comune compagno di lavoro Franco Giancarli, che dove si trova senza dubbio leggerà : “Secondo me, da giovane assomigliava a James Coburn: alto , magro, elegante, non bello ma interessante, abile ad aprirsi varchi spaziosi nei cuori delle fanciulle ancor timide degli anni sessanta. E in quel varco ci faceva entrare, per amicizia, anche il collega Bruno Vespa che quel suo sex appeal proprio non lo possedeva.
Sto parlando di Franco Giancarli, amico e compagno degli anni in cui il quotidiano Il Tempo, con le pagine dedicate all’Abruzzo, dominava il campo dell’informazione.
Nella mitica Redazione di Via Tre Marie Franco si rifugiava felice dopo aver lasciato il mai amato lavoro in banca ed era il primo ad arrabbiarsi quando il nemico-confratello Messaggero ci infliggeva dei temutissimi” buchi” di cronaca: era il tempo dei “fuori sacco”, degli articoli inviati telefonicamente raccolti dagli stenografi, delle telescriventi, con le lunghe bande filanti e i coriandoli di carta.
Franco questo periodo lo ha vissuto tutto, fino ad arrivare a scrivere del suo amato sport con i computer più aggiornati: la passione per il giornalismo ce l’aveva nel sangue tant’è che è riuscito a trasmetterla tutta intera al figlio Enrico, oggi anche lui affermato giornalista sportivo
Quando si fermava, come suo solito, accanto ad una delle colonne dei portici molti tifosi andavano da lui per avere giudizi, anticipazioni, conferme sulle partite di calcio e di rugby e così il giornale, prima di essere scritto, diventava amichevole tradizione orale. Formidabili quegli anni.
Poi il tempo e il terremoto hanno contribuito a archiviarli e Franco si è ritirato sempre più nel privato con grande dispiacere degli amici più stretti che ora rimpiangono di non essere riusciti ad aprire un varco in quel muro”.
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