Stato dell’arte a Pescara


Pescara – RELAZIONE DELLA COMMISSIONE CONSILIARE CULTURA – (di Stefano Leone)
A seguito della recente approvazione del Bilancio Preventivo dell’Ente, e della relativa assegnazione di fondi agli enti citati nell’oggetto, la Commissione Cultura del Comune, ha deciso di approfondire la situazione riguardante i contratti e le convenzioni che regolano i rapporti dell’ente comunale con gli stessi. Tale attività ha mostrato, sotto alcuni punti di vista, criticità frutto soprattutto delle datate modalità di istituzione dei citati soggetti che si riflettono nei metodi gestionali, a tratti inficiando la capacità d’innovazione pure rinvenibile in alcuni casi. L’analisi della Commissione parte, in ordine cronologico, dalla prima audizione, quella del Presidente della Fondazione “Paparella Treccia”, il dott. Augusto Di Luzio. La Fondazione agisce sia da gestore del Museo ubicato a Villa Urania, in cui sono esposte maioliche castellane di elevatissimo valore storico e artistico, appartenenti al patrimonio dell’Ente, sia da soggetto organizzatore di mostre, che si tengono o all’interno di Villa Urania, o nel Museo Vittoria Colonna (mostre che, stando alle dichiarazioni del Presidente, si sono chiuse con un bilancio in pareggio, senza che il Comune di Pescara, nonostante fosse co-finanziatore, abbia mai speso un euro). Va evidenziato, inoltre, che questa Fondazione ha un capitale sociale molto elevato (circa 6 milioni di euro), cui contribuiscono sia la Villa, che la collezione di opere artistiche. Per quanto riguarda la situazione amministrativa, il Presidente, nominato a seguito della morte del Prof. Paparella, svolge il proprio ruolo a titolo gratuito. Giuridicamente l’ente si configura come una Fondazione di partecipazione, in cui le funzioni principali (modifiche di statuto, nomina di 4 membri Cda, del direttore scientifico e dei revisori dei conti) sono di competenza dell’Assemblea dei Soci Fondatori. Il Sindaco ne è Presidente Onorario, e deve approvare le modifiche allo statuto o l’eventuale scioglimento della Fondazione, deliberati dall’Assemblea dei Fondatori a maggioranza dei 3/4, pena la loro nullità. Il Consiglio di Amministrazione per parte dei Soci Fondatori (4) è formato da Carlo Di Properzio che ne è anche il Tesoriere, da Alberto Massignani, da Vincenzo Villa, e da Domenico De Patre. Il Comune ha 5 membri in cda, 4 espressione della ex maggioranza (Fabrizio Rapposelli, Pierluigi Evangelista, Annamaria Cirillo, Augusto Di Luzio) e 1 della ex minoranza (Sibilla Panerai), che rivestono un ruolo fondamentale, in quanto, da Statuto, il Comune è chiamato a contribuire economicamente alla Fondazione per una quota stabilita dalla stessa all’atto della stesura del bilancio di previsione. Pertanto, in conclusione di analisi, la Commissione ritiene opportuno nominare i 5 membri, tra personalità competenti, che conoscano e riportino all’interno del Consiglio gli indirizzi del Comune, oltre ad avere una buona conoscenza circa il funzionamento di una struttura museale e dell’arte in generale. Qualora i vincoli istitutivi connessi al patrimonio rendessero impraticabile la confluenza dell’ente in una unica eventuale fondazione museale cittadina, si potrebbe renderne più snella la struttura (cambio di statuto, con riduzione dei membri in cda), avviare politiche di marketing, oltre che dare maggior impulso alle attività, non solo didattiche (la Fondazione tiene dei corsi estivi per bambini di introduzione all’utilizzo della ceramica, molto frequentati, che potrebbero essere inseriti all’interno dei servizi estivi del Comune per i bambini, tipo “Lo sport non va in vacanza”). Nel complesso, comunque, a livello economico, il contributo del Comune è necessario per il mantenimento delle strutture, che devono essere messe in sicurezza, e il pagamento di personale qualificato (che aumenta le ore di lavoro durante l’estate per permettere l’orario estivo, lodevole, dalle 17 alle 24, una delle poche strutture in questa città ad adeguare l’orario ai ritmi estivi). Le altre attività si remunerano essenzialmente con la bigliettazione e gli sponsor, costituendo in questo sicuramente una nota positiva della gestione. La seconda audizione ha riguardato la Fondazione “Museo delle Genti d’Abruzzo” rappresentata dal direttore, il dott. Ermanno De Pompeis. Il Presidente della Fondazione è un membro della Commissione Cultura, il Consigliere Albore Mascia (anche questo incarico è a titolo gratuito). La Fondazione ha un capitale inferiore a quella della Fondazione Paparella, ha sede in locali di proprietà comunale (che sono stati ceduti al Comune dallo Stato con vincolo alla destinazione a “Museo delle Genti d’Abruzzo”) e il Comune paga anche le utenze, in base a una convenzione rinnovata nel 2009. Sempre con tale convenzione, il Comune si impegnava a versare non meno di 201.000 euro/annui alla Fondazione. L’audizione ha evidenziato, come, nonostante la mole di attività della Fondazione sia elevata sin dalla sua nascita, vada fatta maggiormente luce sulla situazione a livello gestionale. L’attenzione della Commissione si è concentrata particolarmente sulla “Genti d’Abruzzo S.r.l.”, una società controllata dalla Fondazione, che la utilizza per i servizi, dalla bigliettazione alla riscossione degli affitti, fino all’assunzione di personale. Amministrativamente, non si evince bene la situazione economica della s.r.l. il cui bilancio finisce per incidere su quello della Fondazione, senza tuttavia che il Comune riesca ad avere su di questa il controllo che meriterebbe in quanto finanziatore principale. Allo stato attuale, infatti, pur trattandosi anche in questo caso di una Fondazione di partecipazione, nel Cda della Società, il cui direttore è sempre il dott. De Pompeis, il Comune esprime un solo membro su 3, attualmente nella figura della Senatrice Chiavaroli (eletta quando era membro per conto del Comune del Cda della Fondazione). Per quanto riguarda invece, la Fondazione, anche in questo caso il Cda è composto da 9 membri, 5 di nomina comunale, (attualmente sono 4 per le dimissioni di Sulpizio: Di Pino, Masci, Corneli, Dogali). Sui membri di nomina comunale, va subito fatta chiarezza, in quanto lo Statuto della Fondazione prescrive che siano scelti tra i Consiglieri Comunale, ma la legge 39/2013 vieta ai consiglieri comunali di far parte di Consigli di Amministrazione, così come bisogna chiarire se siano decaduti gli attuali membri del Cd’A non rieletti in Consiglio Comunale. Gli altri membri, rappresentanti dei Fondatori sono: Lorenzo Barberini, Bianca Madonna, Giulio De Collibus, Elena Petruzzi. Occorre dunque che il Comune, che ha importanti oneri economici nella gestione della Fondazione, riveda struttura e organizzazione dell’ente. Va sicuramente modificato lo Statuto, per renderlo compatibile con la legge 39/2013 ed eventualmente cogliendo anche l’occasione per una ristrutturazione della gestione.
Per le modifiche occorre la maggioranza dei 3 / 4 della Consulta dei fondatori, di cui fanno attualmente parte: Sindaco, Giulio De Collibus, Spartaco Amoroso, ArcheoClub, Bianca Madonna (presidente Astra), Lorenzo Barberini, Elena Petruzzi, Annachiara Favetta, Regione Abruzzo, Provincia di Pescara. Allora occorrerà procedere alle nomine di scelta Comunale. La Commissione suggerisce, al riguardo, di scegliere persone con capacità di visione economica, gestionale e culturale. Ai nuovi membri del Cd’A spetterà anche fare maggiore chiarezza sul ruolo del Direttore e sulla situazione del personale, visto che è assunto sia dalla Fondazione che dalla Società. Definito il quadro di governante, la Fondazione potrà certamente fare da “madre” per la gestione di altre strutture. L’ultima audizione è stata quella del direttore dell’Emp (Ente Manifestazioni Pescaresi), Lucio Fumo. Tra le attività dell’Ente si segnalano in particolare due manifestazioni: Pescara Jazz e Funambolika. L’Emp gestisce, inoltre il Teatro D’Annunzio e l’Auditorium Flaiano, strutture che stanno per rientrare nel pieno possesso del Comune di Pescara, al termine di un lungo iter burocratico col demanio. Ormai buona parte delle entrate dell’Emp derivano da privati (sponsorizzazioni, fitti e bigliettazione) e il contributo del Comune è pari al 26% del bilancio dell’ente mentre si è notevolmente abbassato il contributo regionale e la Provincia ha dato un contributo “a progetto” nel 2013, e nulla nel 2014. Per quanto riguarda il futuro, potrebbe essere arrivato il momento di portare a conclusione due processi prospettati alla Commissione dal Direttore Fumo: la fusione tra l’Emp e la Società del Teatro e della Musica “Luigi Barbara” (che garantirebbe una programmazione per l’intero anno), e la trasformazione in una Fondazione (senza tuttavia perdere i finanziamenti che già adesso riceve dal Fondo Unico per lo Spettacolo). Questa è una grande sfida, da accogliere subito, nominando i cinque membri del Cda tra persone competenti, che dovranno agevolare tale passaggio (magari che abbiano quindi conoscenza di gestione di analoghe strutture o competenze giuridiche/economiche), anche se le modifiche statutarie passano attraverso l’assemblea dei soci, non attraverso il Cd’A. Medesima considerazione vale anche per il Presidente, che dovrà fare da “traghettatore” di questa necessaria trasformazione in Fondazione, destinata a essere il vero “produttore culturale” del Comune di Pescara nei prossimi anni. La Commissione ritiene inoltre che vada fatta chiarezza sulle contribuzioni da parte degli Enti pubblici, sia nell’Emp che nella Fondazione Genti d’Abruzzo, in quanto in il Comune risulta essere l’unico soggetto pubblico (esclusa la Camera di Commercio nell’Emp) a erogare le quote associative, ma a questo non corrisponde spesso una presenza in Cd’A superiore ad altri enti.


13 Novembre 2014

Categoria : Cultura
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