Riflessioni – Il carcere? E’ solo vendetta
Belgrado (Serbia) – Scrive l’aquilano Giulio Petrilli: “In questo periodo basta rincorrere i giudizi sulle sentenze della magistratura sulle condanne o le assoluzioni che emana. Capita di leggere di tutto, chi era per il rispetto totale delle sentenze della magistratura cambia radicalmente idea.
Ma cerchiamo di ridurre o abolire il carcere che distrugge le persone e diventiamo più sereni. Il carcere non ripaga chi ha subito un’ingiustizia, è solo vendetta e sfortunato chi ci capita.
Questo per me dovrebbe valere sempre, sia per gli ultimi, ma anche per i potenti.
Il carcere non risolve i problemi, uccide solo le persone. Ma in tutti gli Stati del mondo esiste il carcere e l’unico Stato che cercò di abolirlo fu il Nicaragua Sandinista, io credo che andrebbe ripresa quell’utopia.
Per difendere gli ultimi o chi ha subito una grave ingiustizia lanciamo la battaglia dell’abolizione del carcere, serve molto di più di invocare condanne.
Un’utopia. Il famoso scrittore Uruguayano Galeano spiegava bene che l’utopia serve a vivere. Tu fai un passo e lei ne fa sempre uno in più, ma questo è diventato un Paese che vuole più carcere per tutti, il dramma è che sia la sinistra che la destra lo invocano, chi per gli ultimi, chi per i potenti, ma alla fine il fattore dei termini non cambia.
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