La Regione si ricorda che esistono i geologi


L’Aquila – Destatasi di soprassalto, la Regione Abruzzo si rammenta che esistono i geologi e il dissesto idrogeologico, oltre al rischio sismico elevatissimo in buona parte dell’Abruzzo, coste comprese. Si servirà delle prestazioni professionali dei geologi, pagandoli a tariffe ridotte, ma – sia chiaro – solo per un anno. C’è, forse, in qualche santuario politico di quelli che contano e decidono tutto, qualcuno convinto che i gravissimi problemi di natura geologica si possano risolvere spendendo poco e in poco tempo. Frane, alluvioni, esondazioni, totale assenza di manutenzione e interventi preventivi, edificazione selvaggia e ottusa, cementificazioni da ergastolo, case e scuole su zone di cui neppure si conosce la natura a venti centimetri sotto la superficie, mareggiate, erosione di costa… Il panorama abruzzese è da brivido.
E’ una sconfortante conclusione che si trae da quanto la Regione fa sapere ad alcuni organi di stampa, in una stringata nota diffusa oggi, che sembra voler essere una grande novità, e invece è la prova di incartapecoriti ritardi nelle semplici consapevolezze, quelle che dovrebbero costituire urgenze ineludibili per un governo.
Vi proponiamo la nota regionale, così come viene fatta circolare.
I geologi abruzzesi saranno al fianco della Regione Abruzzo nell’attività di prevenzione dei rischi idraulico e idrogeologico. È il senso dell’accordo di collaborazione tra la Regione Abruzzo e l’Ordine regionale dei geologi al quale la Giunta regionale ha dato il suo via libera. La collaborazione con i geologi abruzzesi rappresenta una parte importante di un progetto ben più ampio al quale le Regioni sono chiamate a svolgere un ruolo primario e che va sotto il nome di Presidi territoriali idraulici e idrogeologici, istituiti da una direttiva della Presidenza del Consiglio dei ministri. Le procedure necessarie per l’istituzione dei Presidi è stata avviata dagli uffici della Protezione civile; tale strutture avranno il compito di supportare i sindaci in previsione, prevenzione o in occasione di situazioni emergenziali di natura idraulica e idrogeologica. In questo ambito s’inserisce l’opera dei geologi che, secondo quanto prevede l’accordo di collaborazione, dovranno: espletare attività di presidio territoriale, monitoraggio, censimento e catalogazione dei dissesti di natura geomorfologica; assicurare le valutazioni specialistiche richieste e il necessario supporto alle decisioni e, infine, organizzare periodicamente corsi di formazione e aggiornamento in ambito di protezione civile e su tematiche ritenute utili per le attività di prevenzione. Ai geologi non verrà corrisposto alcun compenso professionale per all’attività prestata ma un’indennità forfettaria come rimborso spese omnicomprensivo di 150 euro al giorno. La durata dell’accordo di collaborazione è di un anno.


12 Novembre 2014

Categoria : Politica
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