Tasse: valanga di critiche e dissensi


BONANNI – ”La proroga della sospensione del pagamento dei tributi e dei contributi nelle aree terremotate dell’Aquila contenuta nel decreto Milleproroghe emanato dal Consiglio dei Ministri esclude in modo del tutto incomprensibile i lavoratori dipendenti e i pensionati. Tale esclusione non e’ accettabile sotto nessun profilo ed e’ in contrasto con gli imprescindibili criteri di giustizia sociale ed equita’ tanto piu’ necessari di fronte ai gravi disagi creati in tutta la popolazione, senza distinzioni, dal dramma del terremoto”. Lo sottolinea in una nota il Segretario Generale della Cisl, Raffaele Bonanni.

COISP – Santino Li Calzi del sindacato di polizia Coisp: “Se le notizie che circolano circa gli impegni del Governo contro la mancata sospensione delle tasse per gli abitanti dei territori colpiti dal terremoto del 6 aprile sono vere, trovano conferma i nostri timori. Negli ultimi tempi il COISP – Sindacato Indipendente di Polizia – cercava tra i poliziotti aquilani un forte sostegno a favore della sospensione delle “tasse”, molti erano gli scettici che non capivano che quando ci si batte per il bene comune non esistono distinzioni tra opposti schieramenti. Noi del COISP, forti della nostra INDIPENDENZA, non abbiamo avuto timori a partecipare ai vari convegni ed al presidio del 10 dicembre scorso a Roma, sempre a sostegno della “detassazione” anche se, come già detto in pubbliche riunioni, il timore che i lavoratori dipendenti potessero essere considerati dei privilegiati e pertanto esclusi dai benefici era stato messo in evidenza. Adesso sembra che questi timori trovino conferma ed il COISP certamente non può condividere queste impostazioni del Governo che, ancora una volta, cerca di dividere i cittadini aquilani tra chi è meritevole della detassazione e chi no. Il terremoto ha colpito indistintamente imprese, commercianti, imprenditori, lavoratori autonomi ed anche “dipendenti” perché quindi creare distinzione in base alla categoria o al ceto sociale? Per il COISP non ci devono essere distinzioni; si vuole forse sottolineare che il popolo dei “dipendenti” con gli stipendi che ha è da considerarsi benestante e pertanto non meritevole di benefici? Forse non bisogna dimenticare che per i dipendenti gli stipendi rimarranno sempre tali anche se il sisma a stravolto tutto. Il COISP è pronto a sostenere con forza qualsiasi iniziativa in merito, anche chiedendo al Ministro dell’ Interno di intervenire presso il Governo a sostegno della detassazione per i cittadini del comprensorio aquilano senza nessuna distinzione di categorie per far si che gli impegni presi vengano ONORATI”.

ON. MANTINI – “Lo sdegno contro le promesse non mantenute dal governo sulle tasse, e non solo, è comprensibile ma non basta. Chi ha responsabilità di governo e istituzionali deve adoperarsi con il massimo impegno per recuperare le difficoltà.
Lavoreremo con molta serietà per modificare il decreto mille proroghe e per costringere il governo a rispettare i patti.
Come ha detto Casini gli abruzzesi non sono cittadini di serie B. Esprimo solidarietà a Gianni Chiodi per l’impegno anche se è stato inascoltato”.

CHIODI SI SCUSI – “Di questa gente non ci si puo’ piu’ fidare ed ora Chiodi chieda scusa. Ad affermarlo il capogruppo del PD in consiglio regionale Camillo D’Alessandro. “Ancora una volta – prosegue – la Regione, con il nostro Presidente, sono ridotti ad un mero ruolo di ‘figuranti’ dove protagonisti della scena sono altri, purtroppo quelli che in Abruzzo ed a Roma non si rendono conto della situazione di L’Aquila e dei comuni colpiti dal terremoto, a partire dagli inutili parlamentari del centro-destra abruzzesi, che vantano di avere, tra Camera e Senato, il Presidente ed il vice-presidente del PDL Abruzzo.

DI PIETRO – “Le bugie del Governo hanno le gambe corte. La vicenda degli aiuti per le vittime del terremoto in Abruzzo e’ grave e dimostra, ancora una volta, che l’Esecutivo continua a vendere fumo alle spalle dei cittadini abruzzesi”. E’ il commento dell’onorevole Antonio Di Pietro, Presidente dell’Italia dei Valori, all’annuncio di Bertolaso che solo le categorie a rischio potranno beneficiare della proroga della sospensione del pagamento delle tasse. “E’ la solita presa in giro – spiega Di Pietro – infatti, nella bozza di decreto e’ scritto che le categorie a rischio sono solo i titolari di reddito di impresa o di lavoro autonomo. Per Berlusconi i lavoratori, i cassaintegrati, i precari, i pensionati che sopravvivono con poche centinaia di euro al mese, con la casa distrutta e con i figli disoccupati non sono categorie a rischio.

ERMANNO GIORGI – ”Nessuno e’ nella posizione di poter pretendere nulla in un momento in cui la crisi economica del Paese e’ ancora molto presente, pero’ non possiamo accettare che un provvedimento tanto voluto, cercato e annunciato a gran voce da tutti, Protezione Civile compresa, si riveli nella realta’ solo una parziale conferma di quanto promesso. Gli autonomi e i titolari di reddito d’impresa, sotto a 200 mila euro, vanno giustamente sostenuti ed aiutati, ma gli altri, i dipendenti, i cassaintegrati e quegli imprenditori che hanno fatto di questa citta’ martoriata il loro campo di battaglia, quelli non possono e non devono starsene a guardare”. Interviene cosi’ l’assessore al Lavoro della Provincia dell’Aquila, Ermanno Giorgi, sul problema tasse. ”Oggi molti degli imprenditori aquilani, quelli che fatturano piu’ di 200 mila euro – spiega Giorgi – non solo non hanno ricevuto un ulteriore periodo di proroga delle tasse ma, cosa ancor piu’ grave, non hanno ricevuto quell’apprezzamento che la politica nazionale e locale avrebbe dovuto riconoscergli per il solo fatto di essersi rimessi in gioco, molti attingendo ai propri risparmi, dopo il 6 aprile”. E ancora: ”Allo stesso modo non si possono non considerare i dipendenti ed i cassaintegrati, persone che ancora oggi vivono il disagio di alloggiare lontani dalle proprie case e dai propri affetti. Persone che hanno dato al Paese intero l’esempio di come si resiste, si combatte e si lavora”.

ENRICO VERINI – “Il decreto sulla proroga dei benefici fiscali, così come pare delinearsi, vale a dire solo in favore delle partite iva, è assolutamente iniquo e inadeguato. Si arriva al paradosso che il datore di lavoro avrà i benefici fiscali, il suo dipendente no. Nel Consiglio Comunale in cui affrontammo la questione, dissi che avrei atteso i fatti (il decreto stesso), e dopo avrei valutato l’atteggiamento da assumere. Ebbene sarò consequenziale e non mi rimangerò la parola data. Sarò al fianco della giusta protesta di tutti i miei concittadini, affinché questo orribile provvedimento venga cambiato, e mi appello a Berlusconi, assente ieri nel Consiglio dei Ministri, perché non lasci la nostra sorte nelle sole mani di Tremonti, che si sta dimostrando poco sensibile, per non dire di peggio, nei confronti della nostra realtà”.

FABIO PELINI (PRC) – C’è qualcosa di perverso nella scelta del Governo di prorogare la sospensione delle tasse solo per lavoratori autonomi e piccole e medie imprese, perché dopo tante promesse e parole al vento sembra quasi provarci gusto ad infliggere questa umiliazione alle genti aquilane. Ma non c’è solo questo: c’è anche il rinnovato tentativo di mettere gli uni contro gli altri, beneficiari e non, in una nuova puntata di quella guerra fra poveri sperimentata già nell’assegnazione delle case.
Il Governo ha gettato la maschera e lo ha fatto furbescamente, concedendo un misero contentino solo a coloro che con atto di disobbedienza civile avrebbero potuto ribellarsi alla mancata sospensione; perché gli altri, lavoratori dipendenti, pensionati e cassintegrati, hanno la ritenuta alla fonte e non possono certo non pagare. Invitiamo Sindaco, giunta e consiglio comunale a dimettersi per protesta contro una decisione così iniqua. Noi, Rifondazione, come sempre, siamo pronti a fare la nostra parte. E vediamo, se anche questa volta, le televisioni del premier riusciranno a far passare come momento di festa un gesto così forte di dissenso”.

LUIGI D’ERAMO – “Con la disperazione della gente non si puo’ e non si deve scherzare. La decisione del Governo di far pagare le tasse a tutti tranne che ai lavoratori autonomi rischia di mettere in ginocchio migliaia di famiglie che hanno perso il lavoro, pensionati, cassaintegrati, dipendenti, operai. Oggi L’Aquila ha bisogno, oltre al progetto case, Map e Mar, anche di una politica sociale che possa aiutare tutti a ricostruire le proprie vite. In questo modo il Governo compromette seriamente il gia’ debole tessuto socioeconomico del Capoluogo di Regione. Pronti ad una mobilitazione senza precedenti! Invito il Presidente della Regione Chiodi ed i deputati del PDL abruzzesi ad intraprendere ogni iniziativa per bloccare questa inspiegabile decisione”.

SAIA E ACERBO – “Martedì il presidente Chiodi ha interrotto i lavori del Consiglio regionale per dare l’annuncio della proroga della sospensione delle tasse per le popolazioni colpite dal sisma. Nel farlo il Presidente si è lasciato andare a infelici battute nei confronti delle opposizioni, degli enti locali e dei comitati aquilani che avrebbero inscenato un’inutile protesta nelle scorse settimane nei confronti di un governo che ha sempre mantenuto le promesse. I fatti danno torto a Chiodi che dovrebbe chiedere scusa per un atteggiamento arrogante quanto sciocco. Si dimostra ancora una volta che l’attitudine di Chiodi nei confronti del governo non paga. Ci fa piacere che tutti i capogruppo del Consiglio Regionale abbiamo sottoscritto una lettera indirizzata al Presidente della Repubblica denunciando la disparità di trattamento introdotta dal decreto mille proroghe. E’ il segno che la pazienza ha un limite e che anche chi milita nel centrodestra comincia a mostrare apertamente insofferenza.


18 Dicembre 2009

Categoria : Politica
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