Il quartiere Colle tra le macerie
Montesilvano – Manuel Anelli, Gabriele Straccini, Paola Ballarini (Gruppo consiliare M5S) scrivono: “Questa mattina, per l’ennesima volta, ci siamo recati a Montesilvano Colle per renderci conto di persona di quale sia la situazione in cui versa uno dei borghi medievali più belli d’Italia. Si parla tanto di ” dissesto idrogeologico”, d’ombre d’acqua” ed il significato di queste parole, a cui ci stiamo tristemente abituando, non riesce a scardinare le nostre coscienze. Il dissesto idrogeologico ci viene venduto come la naturale conseguenza delle mutazioni climatiche e meteorologiche, ma queste sono solo cause marginali. Le origini di questo fenomeno vanno ricercate nell’azione dell’uomo; l’eccessivo consumo del suolo, unito a pratiche quali la cementificazione e la conseguente deforestazione sono all’origine di tutto ciò.
L’ultimo segnale di aiuto, in ordine di tempo è la frana di via Aspromonte, a monte di un fosso naturale. Li’ abbiamo trovato una strada che si è sgretolata sotto l’azione dell’acqua. Tenendo in considerazione che le ultime precipitazioni non sono state copiose, probabilmente l’acqua era quella che si disperdeva nel terreno a causa di una falla del sistema idrico.
Guardando questo spettacolo abbiamo avuto come una sensazione di impotenza ed il territorio franato era lì come se volesse arrendersi a questa forza della natura che non si ferma davanti a nulla. Non ci sono parole per descrivere questo spettacolo, se non la rabbia nei confronti della cecità dell’uomo che ha permesso la cementificazione selvaggia di questo promontorio. Da questa collina sono state spazzate via tutte le presenze di piantagioni arboree che tutelavano il terreno con le loro radici. Sono stati potati alberi in un modo osceno, ed i residui delle potature stesse sono stati buttati sul costone della collina, dando luogo ad un ammasso di legna che potrebbe anche innescare un incendio di vasta portata.( per fortuna non abbiamo più giornate torride). Di cosa ci lamentiamo? Non c’è più tempo per lamentarsi. Non basta interdire al traffico delle auto ed al transito pedonale le strade oggetto di questi fenomeni. Bisogna cominciare ad ascoltare il grido d’aiuto che arriva da questo territorio. Inutile perdere altro tempo nel puntare il dito contro questo o quel costruttore e/o amministratore; lo faremo in una fase successiva. Troppe volte, nelle varie campagne elettorali ci siamo sentiti dire che si sarebbe provveduto alla riqualificazione del territorio di Montesilvano Colle.
Basta con le chiacchiere!
Adesso, anzi , prima, se fosse possibile, dobbiamo raccogliere intorno ad un tavolo di lavoro le professionalità , geologi, ingegneri ambientali, chimici ecc., per curare le ferite provocate da questo atteggiamento deprecabile. Non ha importanza il colore, è importante prendere coscienza della situazione e, con l’aiuto di tutti, riportare questo “Borgo” alla sua originaria bellezza.
Tutti insieme ce la possiamo fare!
Chiediamo, inoltre, 2 cose:
1- che il Governatore si muova e venga a vedere le frane. Come D’Alfonso è andato a Mosciano a visionare le frane, venga anche qui a tastare la situazione. La Regione deve interessarsi e mettere a disposizione dei fondi per aiutare il comune in questa emergenza.
2-A Maragno di darci mandato a predisporre il nuovo piano di Protezione Civile.
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