Rosetta sulla cometa, un po’ d’Abruzzo e d’Italia pulsa nei precordi del sistema solare
L’Aquila – (di G.Col.) – La sonda spaziale ROSETTA, molto italiana e anche un po’ abruzzese come vedremo, è la missione del programma europeo dedicato all’esplorazione dei corpi minori del Sistema Solare. E’ stata lanciata il 2 marzo 2004, e sta arrivando sul suo obiettivo: una cometa. Effettuerà una serie di indagini dettagliate sulle caratteristiche della cometa 67P/Churyumov-Gerasimenko che sta raggiungendo in queste ore, e la scorterà nel suo avvicinamento al Sole fino alla fine del 2015.
La navicella di ROSETTA è composta di un orbiter, dove sono situati i sensori per gli esperimenti di remote sensing e di un lander chiamato PHILAE che verrà rilasciato sulla superficie della cometa per effettuare una serie di misure delle caratteristiche fisiche della superficie e per studiare la struttura interna del nucleo.
In questo programma spaziale ci sono Telespazio e la Thales Alenia Space, presente a L’Aquila.
L’Italia ha prodotto strumenti tecnologici avanzatissimi presenti a bordo per analizzare polveri della cometa e con un trapano davvero assai speciale (il primo trapano spaziale…) perforerà il suolo cometario, scoprendo cosa c’è sotto la superficie battuta dal vento solare. Le analisi di quanto trovato – i cui dati saranno inviati a Terra – serviranno per capire meglio l’origine del sistema solare e forse anche come è arrivata la vita sulla Terra.
Il grande giorno dell’”accometaggio” – il 12 novembre – arriva dopo un viaggio lungo dieci anni, spiegano i cronisti specializzati – visto che la sonda europea è stata lanciata il 2 marzo 2004 da Kourou, nella Guiana francese. L’Agenzia spaziale italiana non solo ha contribuito alle attività di studio della sonda europea, ma ha fornito un sostanziale contributo scientifico, tecnologico e industriale finanziando gli strumenti a bordo della sonda madre (Giada, Virtis e Osiris) e i sottosistemi dei lander: Solar Array e SD2, il primo trapano spaziale che abbia mai volato su una sonda interplanetaria, realizzato da Finmeccanica- Selex ES, che provvederà all’acquisizione e distribuzione dei campioni dal nucleo della cometa. Sempre Finmeccanica Selex ES ha realizzato il sottosistema dei pannelli solari del lander.
La macchina che “accometerà” è un lander chiamato “Philae”. Telespazio è stata coinvolta nel programma Rosetta dalla fine degli anni ’90, quando l’Esoc (European Space Operations Centre) iniziò la pianificazione della missione, sia per lo sviluppo del Rosetta Orbiter, sia per il Lander Philae. Attraverso la controllata Telespazio Vega Deutschland ha sviluppato il simulatore per il Rosetta Orbiter e ha guidato la campagna di simulazione e formazione del Flight Control Team in tutte le fasi della missione. La società ha anche sviluppato il Mission Control System e il Mission Planning System della missione, e suo personale fa parte dei team di Flight Control e Flight Dynamics di Rosetta. La società supporta, inoltre, le operazioni legate alla missione Philae.
In pratica, la sonda arrivata vicinissima alla cometa sgancerà il lander, che andrà a posarsi sul suolo e lo analizzerà dicendoci tutto, un’infinità di cose che non sappiamo, trattandosi del primo “accometaggio”.
E’ bene che gli abruzzesi sappiano quanto conta il nostro ruolo – italiano e abruzzese se valutiamo questi dettagli – nel panorama della ricerca spaziale. Una volta tanto, sentiamoci orgogliosi. Sapremo capire il sistema solare sfiorando delicatamente un oggetto elusivo e affascinante come una cometa. Non è proprio una cosina da videogiochi…
Non c'è ancora nessun commento.