Lùcoli, un centro di protezione civile
Lùcoli – Grazie alla generosità ed efficienza di Valle d’Aosta e Lombardia (se non fosse stato per loro, 3.300 abitanti in 18 frazioni correrebbero gli stessi grandi rischi di sempre) l’area abitata di Lùcoli – una delle più difficili dell’Aquilano data l’estensione e la dispersione dei centri abitati – avrà in breve tempo un centro pilota di protezione civile, polifunzionale in tempi normali anche per attività ludiche, svago, manifestazioni e per un attrezzato poliambulatorio. Annuncio (per pochi) questa mattina, sindaco e vice sul posto, sorrisi e strette di mano. Ma a chi? Alla Valle d’Aosta che sborsa i 700.000 euro necessari, destinati ai lavori su un’area di 1.000 metri quadrati. La Lombardia provvederà al poliambulatorio. Sarà un centro sperimentale di protezione civile, in grado in caso di necessità di allestire 400 tende per almeno 600 persone. Si dovrebbe osservare che zone così complesse (che sono tante nell’Aquilano, territorio fortemente sismico) dovrebbero avere da tempo centri di protezione civile attrezzati e soprattutto spazi per accogliere molte persone. Ma, se si va a vedere, non li ha neppure L’Aquila e abbiamo visto cosa ha voluto dire. Da queste parti il terremoto (pur essendo protagonista della storia in almeno quattro date: 1315, 1461, 1703 più gli… intermezzi) era un’eventualità che non preoccupava. Grande esempio di saggia amministrazione di passati e presenti guidatori del convoglio.
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