Iniziativa per lo stabilimento Italcementi
Scafa – Su invito del vicepresidente della Giunta regionale – fa sapere il Comune – con delega alle Attività produttive, Giovanni Lolli, mercoledì 12 novembre, alle 16,00, a Pescara, presso la sede della Regione, avverrà un incontro tra il Sindaco di Scafa, Maurizio Giancola, la Direzione dell’Italcementi di Bergamo e quella di Scafa, le rappresentanze sindacali, l’Agenzia del Demanio, la Confindustria di Pescara, la Presidenza della Provincia di Pescara, la società Nomisma e l’assessore regionale agli Enti locali, Mario Mazzocca. «Lo stabilimento Italcementi di Scafa è chiuso da diversi mesi, ma la Sama, società pubblica di cui la stessa Italcementi è concessionaria e che produce derivati dell’asfalto, è ancora in attività », spiega Giancola.
Il Sindaco precisa che «le concessioni minerarie sono scadute lo scorso 31 ottobre, quella sulla gestione della Sama andrà in scadenza il prossimo 30 aprile. Noi presumiamo che nell’incontro del 12 novembre si parlerà anche della richiesta fatta dall’Italcementi di rinnovare le concessioni minerarie o prorogarle fino al 30 aprile 2015, quando scadrà anche la concessione sulla Sama. La posizione della nostra Amministrazione comunale è d’assoluta contrarietà al rinnovo, dal momento che la normativa vigente non consente che questo avvenga senza un bando di gara europeo, cioè attraverso un’asta.
Quanto alla proroga fino al prossimo aprile, a nostro parere, sarebbe ingiustificata, poiché l’azienda bergamasca adduce che l’estrazione di roccia bituminosa per altri cinque mesi sarebbe necessaria per garantire la continuità della produzione di mattonelle d’asfalto, ma, in verità , basterebbe che l’attività estrattiva continuasse solo per poche settimane, due, al massimo quattro. Quindi, per noi, può andar bene anche una proroga, purché sia breve e limitata al periodo di tempo che ho indicato. Il materiale trasportato dalle miniere all’opificio in pochi mesi è stato sufficiente a garantire la necessaria produzione fino ad oggi. Il che dimostra che una proroga estesa fino all’aprile 2015 non avrebbe senso.» Non è l’unica istanza che l’Amministrazione comunale di Scafa presenterà il 12 novembre. «Chiederemo all’Italcementi di concretizzare l’impegno preso verso gli operai della Sama, dal momento che costoro non avranno, dopo la cessazione dell’attività , il sostegno degli ammortizzatori sociali.
Infatti, a causa di strategie interne all’azienda, il numero dei dipendenti della Sama è stato ridotto, volutamente, a nove, ben al di sotto delle quindici unità necessarie per godere degli ammortizzatori sociali. Dunque, l’Italcementi assicuri a questi nove lavoratori quanto necessario per provvedere a se stessi ed alle proprie famiglie, nel periodo che andrà dalla chiusura dell’opificio fino a quando questa società pubblica non avrà trovato un nuovo concessionario. Una disparità di trattamento tra dipendenti della Sama e dipendenti dell’Italcementi sarebbe molto difficile da accettare. Stiamo parlando d’una multinazionale, per la quale le somme richieste sono d’entità modesta. È ovvio che occorre passare attraverso un accordo tra le parti sociali, ma garante del rispetto dell’accordo stesso dovrà essere la Regione Abruzzo.» Giancola conclude ricordando che l’incontro era stato sollecitato, tempo fa, proprio dall’Amministrazione comunale di Scafa: «Siamo ansiosi di conoscere i programmi dell’azienda sulla riconversione della cementeria. Dovremmo parlare anche di questo.»
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