Tasse: imbarazzo Chiodi, rabbia De Matteis – Appello: Napolitano non firmi il decreto
L’Aquila – La notizia – non del tutto chiara, frammentaria, messa in giro quasi con ipocrita ritrosìa – relativa alla beffa delle tasse ha creato problemi e suscitato reazioni, che stanno producendosi prudentemente oggi: ieri da Roma filtrava soltanto che il decreto rinvia-tasse c’era e che il governo lo aveva infilato nel “milleproroghe”. Ma, come abbiamo riferito ieri, qualcosa non quadrava e occorreva essere prudenti. La politica è infida e ambigua, chi la conosce non si fida e rimane guardingo: e fa bene.
Il decreto sarebbe infatti, almeno fino a questo momento, solo un mezzo decreto. Imbarazzo del presidente della Regione Chiodi, che dice: “Comunque un passo avanti lo abbiamo fatto, niente tasse per autonomi e imprese produttive… Stiamo lavorando, vedremo…”.
Furioso e senza mezzi termini il consigliere regionale aquilano del MPA Giorgio De Matteis: “E’ vergognoso, se le cose stanno davvero come si dice oggi. Secondo il governo, pensionati, precari, dipendenti pubblici (i pochi rimasti a L’Aquila e nel cratere), le tasse debbono pagarle… Folle, politica indegna e inqualificabile”.
De Matteis ha rivolto un invito caloroso al Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, affinche’ non firmi il provvedimento destinato a creare solo discriminazioni sociali. L’appello stato raccolto da tutti i capigruppo in Consiglio regionale che hanno sottoscritto un documento inoltrato al Quirinale. Il vice presidente del Consiglio, si e’ poi soffermato sulla zona franca urbana: ”Un riconoscimento sancito da una legge dello Stato e che la UE aveva gia’ incoraggiato fin dal giugno scorso. Ora, giungono notizie di problemi sollevati in sede di Ministero per l’Economia. Ci auguriamo che si tratti di notizie false e che non creino ulteriori problemi ai tanti che gia’ stiamo vivendo”.
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