Italia fragile, ma senza cartografia geologica
QUASI 1,3 MILIONI DI EDIFICI IN AREE AD ELEVATO RISCHIO – Il ciclone mediterraneo che i satelliti ci hanno mostrato chiaramente nelle ultime ore poco a sud della Sicilia dovrebbe essere un segnale di allarme capace di allertare tutto il paese. I continui disastri e le cosiddette bombe d’acqua sono il contorno di un piatto drammatico, la prova provata dell’inesorabile cambio di clima che ci mette e ci metterà sempre di più con le spalle al muro.
E’ cambiato tutto, meno il modo di governare il paese. Che è rimasto, come in tante altre cose, in coda rispetto a tutti gli altri stati europei.
“In Italia non c’è ancora una cartografia geologica aggiornata che è ferma a 30 anni fa è come se un paziente avesse fatto l’ultimo prelievo del sangue nel 1980 . Si tratta di un documento fondamentale perché ci consente di approfondire le conoscenze geologiche sul territorio nazionale , in pratica ci da la possibilità di fare uno screening di base del territorio . Dunque non è assolutamente possibile lavorare su un documento vecchio di 30 anni , ma purtroppo in questo Paese la media dei fondi destinati alla ricerca è di circa 3 MLN di euro contro i 64 della Gran Bretagna , eppure abbiamo ben 1.260.000 edifici in aree ad elevato rischio idrogeologico” .
Lo ha affermato Silvio Seno , docente di Geologia dell’Università di Pavia , già Presidente della Federazione Italiana Scienze della Terra ed attualmente Responsabile della Settimana del Pianeta Terra con Rodolfo Coccioni , docente di Paleontologia presso l’Università di Urbino . “C’è però una realtà che l’Italia non può più evitare , tacere e soprattutto non considerare – ha proseguito Seno – ed è quella del popolo delle Geoscienze . Il bilancio della Settimana del Pianeta Terra promossa in tutta Italia ed appena conclusasi è davvero senza precedenti . Ben 152 eventi in 113 città , in tutte le regioni con 100 geoescursioni , 48 conferenze , 28 visite museali e la risposta è stata straordinaria .
L’Italia ha voglia di Geoscienze : ben 50.000 persone hanno partecipato nell’arco di 7 giorni alla Settimana del Pianeta Terra affollando musei, laboratori e recandosi alle geoescursioni , 700 i ricercatori in campo su tutto il territorio italiano . C’è un ulteriore dato che testimonia il grande interesse per La Settimana del Pianeta Terra e per la ricchezza geologica dell’Italia : 140 i giornalisti che si sono accreditati alla kermesse , 110 le testate giornalistiche di 20 Paesi che hanno partecipato agli eventi sul territorio . Forte l’affluenza ai musei con una media di 600 visitatori nell’arco di sole 2 ore e grande è stata la risposta proveniente anche dalle escursioni in luoghi davvero unici . Abbiamo visitato il sottosuolo italiano con le sue miniere , le grotte , i musei naturali dal grande patrimonio geologico ma abbiamo ammirato i paesaggi delle valli e siamo entrati nei centri di ricerca , nei laboratori . Abbiamo visto come lavorano i ricercatori , cosa fanno per capire l’importanza del loro ruolo nella società di oggi. Visitando l’Italia abbiamo ammirato il Pianeta ascoltando il suo respiro”.
Non c'è ancora nessun commento.