Tasse: preso in giro chi ci aveva creduto
L’Aquila – Sgomento, più che sdegno, a L’Aquila e le cratere nell’apprendere le notizie sulla beffa dedl rinvio della sospensione delle tasse: una presa in giro che amareggia e colpisce al cuore la fiducia dei cittadini – o quel che ne resta – nel governo e nelle stesse promesse del sottosegretario Bertolaso. Nel quale avevano finito con il credere ujn po’ tutti, meno quei pochi che mantengono un sano scetticismo fino all’ultimo momento. Semplicemente questo: fidarsi è bene, non fidarsi è meglio. “E’ difficile persino trovare le parole nel commentare le notizie di oggi sulle decisioni del governo in merito alla vicenda delle tasse. Nessun riguardo per le categorie piu’ deboli, per i lavoratori dipendenti, per i pensionati, persino per le migliaia e migliaia di persone che sono rimaste senza lavoro o si trovano in cassa integrazione”. Lo dicono, in una nota congiunta, le segreterie provinciali di CGIL CISL UIL L’Aquila. “Abbiamo scherzato, i benefici annunciati per mesi a favore di chi con il terremoto ha gia’ perso moltissimo, le rassicurazioni degli ultimi giorni (quando si e’ temuto che le promesse fossero soltanto fumo negli occhi) si sono rilevati proprio quel che sono: parole, promesse, annunci. Lo sono – dicono i sindacati – per la quella parte di citta’ che era e resta la piu’ debole, per chi vive di un reddito fisso, per i pensionati, i cassintegrati, persino per quella parte del mondo produttivo e del lavoro autonomo che riesce a vivere dignitosamente ma non si e’ fatto ricco. E’ dunque arrivato il momento che questi fatti vengano discussi a livello nazionale, che di essi si parli a Roma e non soltanto in Abruzzo. Che se ne occupino ai massimi livelli le forze sociali, compresi i sindacati. Per questi motivi – spiega la nota – comunichiamo che della vicenda delle tasse a carico dei terremotati si stanno facendo carico le segreterie nazionali, le quali sono state informate di quanto accade e si sono dette pronte a far propri i diritti e le aspettative dei terremotati. Questa volta a Roma, negli ambiti nazionali, e non piu’ soltanto in Abruzzo ma portando la discussione su questo territorio anche in altre sedi di piu’ alto rilievo”.
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