Povera Italia! – Incompiute? Sono ben 314 per miliardi di euro solo in Abruzzo


L’Aquila – UN MARE DI SOLDI NON SPESI E DI POSTI DI LAVORO NON OCCUPATI – MOLTISSIMI COMUNI NON RISPONDONO NEPPURE A CHI CHIEDE DATI – Le opere pubbliche incompiute in Abruzzo sono 314 e riguardano, in primo luogo, la viabilita’ stradale, ferroviaria e le infrastrutture in tutte e quattro le province. Una bella prova delle incapacità, dei grovigli burocratici e di norme, della storica inadeguatezza della politica e delle istituzioni. Della colpevole assenza di tanti vip politici che strepitano parlando di lavoro e di occupazione, di progresso e di riforme. Ma agiscono ben diversamente, spesso neppure consapevoli della realtà.
Una montagna di denaro che poteva essere speso, nella maggior parte dei casi, e avrebbe prodotto risultati utili alla collettività, lavoro, affari per imprese e commercio. Invece niente, solo un mare di cose non fatte che hanno indubbiamente contribuito al naufragio economico e occupazionale della nostra regione.
I dati sono stati illustrati dall’assessore ai Lavori pubblici, Donato Di Matteo e da Carmen Ranalli, la coautrice del “Libro bianco delle incompiute”, presentato quella mattina alla stampa.
Ma c’è anche un altro aspetto desolante. Interpellati per fornire dati e ottenere un panorama della situazione, moltissimi comuni ed enti neppure rispondono. Primeggia, in senso negativo, tra i territori quello aquilano. Il volume di 84 pagine elenca le opere che per varia ragione non sono fruibili dalla collettivita’ e si distinguono in “incompiute” e “non completate”. Il mezzo di indagine utilizzato e’ stato quello dell’invio mail delle schede a tutti i comuni abruzzesi e ad altri Enti operanti sul territorio. Sui 305 comuni contattati solo il 43,28 per cento ha inviato un riscontro, e di questi circa il 40 per cento ha indicato la presenza di una o piu’ opere incompiute. L’indice di risposta piu’ alto spetta alla Provincia di Pescara, con l’83 per cento, il piu’ basso alla Provincia dell’Aquila con il 33 per cento.
Le aree tematiche individuate sono l’edilizia scolastica, l’edilizia sanitaria, l’edilizia sociale, culturale e di culto, l’impiantistica sportiva, il risanamento ambientale e urbano, viabilita’ stradale, ferroviaria, infrastrutture. Come e’ stato spiegato, il settore maggiormente selezionato e’ quello della viabilita’ stradale, ferroviaria e delle infrastrutture (83 selezioni), al secondo e terzo posto, con un numero di selezioni simili, si collocano il risanamento ambientale ed urbano (68 selezioni), e l’edilizia sociale e culturale e di culto (66 selezioni). Quarta per numero di selezioni (55) l’impiantistica sportiva. Penultima, con 39 selezioni l’edilizia scolastica; mentre ultima (3 selezioni e solo nella provincia di Pescara), l’edilizia sanitaria. Per quanto riguarda il numero degli interventi comunicati, la provincia che registra una maggiore richiesta dai comuni (193) e’ quella di Pescara, seguita da quelle di Chieti (149), L’Aquila (180) e Teramo (90).


06 Novembre 2014

Categoria : Cronaca
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