“Sblocca Italia o trivella Italia e Abruzzo?”


L’Aquila – I parlamentari M5S Blundo e Castaldi hanno fatto circolare il seguente documento: “Sblocca Italia? No, trivella Italia e Abruzzo.
Le norme del famigerato decreto Sblocca Italia ,approvate alla Camera da Pd-Ncd e Udc con l’aiuto di Forza Italia , confermano la volontà politica del Governo Renzi di trasformare l’intera penisola italiana in un grande gruviera a favore delle lobby del petrolio.
Tutto ciò accade mentre l’ONU presenta i risultati di uno studio che racchiude sette anni di lavoro di migliaia di scienziati di oltre 190 Paesi di tutto il mondo, certi al 95% che la combustione di carboni fossili e la deforestazione siano le principali cause dell’aumento dei gas serra e del riscaldamento globale a partire dalla metà del ventesimo secolo. Un documento che ha ottenuto l’approvazione dei Governi e allarma riguardo gli impatti irreversibili sulla vita dell’uomo e dell’ambiente , esortando pertanto ad abbandonare la dipendenza dal petrolio, dal carbone e dal gas il cui utilizzo per l’approvvigionamento energetico è causa di emissioni altamente pericolose e inquinanti per l’atmosfera. A tali illustri indicazioni scientifiche, si somma l’incertezza derivata dall’esito dei lavori della Commissione Ichese, incaricata dal Dipartimento di Protezione Civile Nazionale di acclarare la possibilità di correlazione tra le attività di esplorazione per la ricerca di idrocarburi e l’incremento dell’attività sismica, in occasione della forti scosse registrate nel 2012 in Emilia Romagna, Regione che ha pertanto sospeso qualunque altra richiesta di trivellazione e di ricerca sul territorio, in rispondenza al principio di precauzione vigente nella legislazione europea e criminosamente ignorato dal Governo Renzi.

La novità del giorno arriva dal Senato ove è stato respinto in Commissione congiunta Ambiente e Lavori Pubblici un ordine del giorno del Movimento 5 Stelle a salvaguardia anche del territorio d’Abruzzo dalle trivellazioni “selvagge”, con una proposta che impegnava a “prevedere obbligatoriamente una consultazione pubblica, vincolante sulla realizzazione di ogni opera connessa allo sfruttamento di idrocarburi con trivelle e infrastrutture”.

Osservando la mappa diffusa dagli uffici del Ministero per lo Sviluppo Economico si vede che tutta l’Italia è interessata da tali abusi, inclusa la Regione Abruzzo.
Al seguente link è possibile accedere all’elenco dei titoli minerari vigenti e localizzarli a livello regionale e provinciale:

http://unmig.sviluppoeconomico.gov.it/unmig/titoli/titoli.asp

Con lo Sblocca Italia si sostituiscono le vecchie fasi di prospezione, ricerca e coltivazione con una concessione unica che riveste il carattere di interesse strategico della durata di 30 anni, 10 in più rispetto alla normativa precedente,semplificando in tal modo le procedure e allungando i tempi per il quale è possibile esercitare l’attività estrattiva sul territorio , perfino con proroghe che potrebbero arrivare fino a 50 anni.
Inoltre verrà accentrato il potere autorizzativo per gli iter dei progetti dalle Regioni al Ministero dell’Ambiente: le Regioni dovranno inviare al Ministero tutte le istruttorie dei titoli vigenti e dei procedimenti in corso.
E’ un duro colpo di mano contro le amministrazioni comunali e regionali per favorire le attività delle compagnie petrolifere e compromettere lo sviluppo delle economie locali del settore agricolo e turistico, fortemente legate alla valorizzazione e alla tutela della bellezza del territorio e del paesaggio.
Il Movimento 5 Stelle è stato e sarà sempre al fianco di Associazioni e Comitati Territoriali e farà quanto possibile e di propria competenza , agendo ad ogni livello istituzionale per contrastare questo decreto atto a distruggere il nostro territorio senza possibilità di recupero.


05 Novembre 2014

Categoria : Politica
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