Meteo: i comuni cercano di dare una mano, ma burocrazia e incompetenze prevalgono…
L’Aquila – Il Comune decide di dedicare attenzione ai comunicati della Protezione civile, ai cosiddetti allerta maltempo, come del resto stanno facendo in tutta Italia le varie amministrazioni. Le lezioni sono servite? Come sempre, forse troppo tardi. Non ci riferiamo, ovviamente, al Comune dell’Aquila, che si addossa da oggi un ruolo delicato, il quale forse dovrebbe essere svolto da uno specifico servizio quanto meno su scala regionale. Riporteremo, ovviamente, le note del Comune, come da tempo facciamo per tutti i comuni che decidono di emetterle. Ieri lo abbiamo fatto per Roseto (allerta maltempo), oggi lo facciamo per L’Aquila e per Chieti, che ha ugualmente emesso un allerta meteo. Altri comuni sono sempre stati assenti o inconsapevoli. Insomma una frammentazione estrema, che certo non giova alla… causa.
Per chiarire il problema, soffermiamoci sulla nota del Comune dell’Aquila.
Va subito rilevato che il Comune gira un comunicato che gli è stato girato. Una perdita di tempo, una burocratizzazione tipicamente nostrana e del tutto superflua, visto anche il linguaggio – originario delle fonti non dei comuni – non adatto alla percezione dei cittadini, che hanno bisogno di leggere cose brevi, semplici, chiare. E’ evidente che nei meandri buro-politici della Protezione civile non hanno mai visto in tv come si comunicano le previsioni del tempo valide, brevissime, inequivocabili. Parliamo di Sky e Mediaset, non della Rai e dei suoi meteorologi in divisa ampollosi, impacciati, tutt’altro che abili nella comunicazione…
Ecco dunque la nota in questione: “Il servizio di Protezione civile del Comune dell’Aquila rende noto che il Centro funzionale d’Abruzzo ha comunicato di aver diffuso l’avviso di criticità “dalla mattina di domani, 6 novembre 2014, e per le successive 24-36 ore, previste
condizioni di criticità moderata (codice arancione) per rischio idrogeologico localizzato sulle zone di allerta abru-b, abru-e ed
abru-d1″. prevista criticità ordinaria (codice giallo) per rischio idrogeologico localizzato per le zone di allerta abru-a (bacino del vomano), abru-c (bacino del pescara) e abru-d2 (bacino basso del sangro).
Inoltre è stato emesso dal dipartimento della Protezione civile nazionale l’avviso di condizioni meteorologiche avverse n.° 14130
prot. dpc/ria/ 57117 del 05 novembre 2014 recante: “dalla mattina di domani, giovedì 6 novembre 2014, e per le successive 24-36 ore, si
prevede il persistere di precipitazioni diffuse, anche a carattere di rovescio o temporale, su veneto, friuli venezia giulia, toscana,
umbria, lazio, campania, basilicata, calabria, puglia, sicilia e su settori occidentali di abruzzo e molise. i fenomeni saranno
accompagnati da rovesci di forte intensità , frequente attività elettrica e forti raffiche di vento.”
“Speriamo – ha commentato il Sindaco Massimo Cialente – che le previsioni metereologiche siano più tranquille di quanto si attende.
Ritengo giusto, segnalare di volta in volta alla cittadinanza quanto trasmesso dalla Protezione civile e d’ora in poi sarà sempre fatto,
per aumentare il livello di sicurezza della città . Per qualsiasi problema si invita, comunque, a contattare il comando dei Vigili del
Fuoco o, per chiarimenti, il servizio di Protezione civile del Comune al 3347689330.”
Il Comune dell’Aquila va, come si vede, solo ringraziato: dimostra di voler dare una mano alla gente, di volersi rendere utile in caso di maltempo. Tutto il resto, a monte, è semplicemente assurdo. Pare si essere sulla Luna trovando in un avviso maltempo (che dovrebbe essere veloce, leggibile, chiarissimo) protocolli, numeri, riferimenti, nomi geografici scritti con le minuscole o abbreviati, linguaggio involuto, astruso, da occupante di poltrona dietro scrivania.
Se chi deve informare velocemente la popolazione di imminenti possibili “severità ” meteorologiche, non è in grado di farlo, e non si rende conto di tale sua incapacità , c’è da preoccuparsi. Ricorrano ad esperti e mettano in condizione i comuni di essere rapidi ed efficienti nella diffusione degli allerta. Insomma, cerchino qualcuno pratico…
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