Ennesima odissea viaggiatori Arpa 4011
L’Aquila – Scrive Stefania Di Carlo: “Succedeva qualche settimana fa: il bipiano 4011 si è fermato ripetutamente sulla tratta autostradale Avezzano-L’Aquila a causa della mancata chiusura delle porte anteriori e posteriori.
La scorsa settimana, il medesimo bipiano, dallo stato fatiscente (nel piano superiore le bocchette dell’aria condizionata sono rotte o chiuse con mezzi di fortuna; un intero blocco in plastica posto sui sedili è pericolante), in partenza da Collemaggio si fermava, dopo qualche centinaia di metri, di fronte alla Questura, costringendo i viaggiatori a prendere la corriera successiva.
Oggi, si è arrivati al limite dell’indignazione: il bipiano 4011, in partenza da L’Aquila per Avezzano, si è fermato a 500 metri dalla stazione di servizio di Magliano dei Marsi, sulla corsia di emergenza e non ha dato più segni di vita. Già a San Rocco il mezzo risultava alquanto affaticato, dopo la discesa ha iniziato a bruciare. Il fumo è rientrato dal piano superiore, costituendo una fitta nebbia, che ha poi invaso anche il piano sottostante.
I passeggeri, tutti paganti e abbonati ARPA (abbonamento mensile di circa 88 euro) sono stati costretti a chiamare le rispettive sedi lavorative per ottenere permessi, dopo avere esalato i fumi provenienti dal motore, non potendo scendere dal mezzo per questione di sicurezza. Sono stati, quindi, costretti, al trasbordo forzato sul mezzo n. 4014 delle 9,30 proveniente da L’Aquila.
C’è da chiedersi, allora, perché l’ARPA non pensa di fare qualcosa per queste macchine 4011, 4012, 4013, 4014 che danno seri problemi agli autisti e ai passeggeri? Perché l’ARPA che richiede il pagamento per gli spostamenti, non istituisce, quando dimostra la sua inefficienza, il rimborso del biglietto o degli abbonamenti come in molti paesi europei oppure non paga le ore lavorative perse ai malcapitati viaggiatori? Non è più accettabile l’adagio che sono sempre i viaggiatori a doverne fare le spese”.
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