Di Primio e la fusione delle CdC Pe-Ch
Chieti – SIA CHIARA LA POSIZIONE DELL’ENTE CAMERALE – (Foto: Di Primio quando difendeva senza mezzi termini la provincia di Chieti) - Spesso, secondo una vecchia e perniciosa regola del passato, la politica sceglie le posizioni fumose, le ambiguità , i bizantinismi di linguaggio per non dire nulla e per non scontentare nessuno.
Non deve accadere anche oggi, in vista della fusione delle Camere di commercio Pe-Ch, in cui presumibilmente qualcuno già vede la soccombenza di una delle due per il sostanziale raddoppio dell’altra. Chieti, sgomitata dalla dilagante vicina pescarese, ha sempre corso e corre il rischio di emarginazione. Che per il sindaco è inaccettabiule.
La Cdc; dal canto suo, ha stasera detto sì alla fusione.
Scrive il sindaco Umberto Di Primio: «Oggi, nella Giunta della Camera di Commercio di Chieti, sarà discussa la delibera relativa alla fusione delle Camere di Commercio di Chieti e Pescara. Sull’argomento ho già detto e scritto nei giorni scorsi e, pur nell’autonomia che contraddistingue l’Ente camerale, sento di poter offrire, ancora una volta, il contributo del Comune ad una così importante discussione per il futuro dei due Enti.
Sono altresì convinto, che la Camera di Commercio di Chieti non potrà che partecipare a tale discussione avendo un ruolo di assoluta protagonista, visti i numeri e i servizi che da sempre essa offre. Proprio per questo, credo che la posizione della nostra Camera di Commercio sarebbe più incisiva se dichiarata, con il conforto dell’attuale organo di governo, dalla Giunta Camerale di prossima elezione.
Sono certo che il buon senso di tutti consentirà , oggi, un confronto utile a consegnare al rieletto governo della Camera di Commercio di Chieti gli strumenti migliori per sedersi al tavolo delle trattative con l’Ente pescarese ed individuare le forme più opportune che il futuro soggetto camerale dovrà assumere».
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