Banca d’Italia, non restano che gli esposti
L’Aquila – Non sanno più a quale santo voltarsi e si sono rivolti al Prefetto dell’Aquila e per conoscenza alla Procura della Repubblica – dice una loro nota – “per un esposto gli inquilini del quartiere della Banca d’Italia che cercano di avere giustizia per l’assegnazione del Progetto C.A.S.E.. Dopo aver combattuto tanto, non resta loro banalmente di chiedere l’intervento di striscia la notizia o delle Iene?… Confidando sul fatto che il Prefetto Dott. Gabrielli faccia chiarezza sull’odissea che hanno dovuto affrontare fra gli uffici della Banca d’Italia, nella persona del Dott. Alfieri, del Comune nella persona del Dott. Cialente e della Protezione civile nella persona dell’Ing. Di Pasquale. Sono una manciata di inquilini che hanno visto ledere i loro diritti di cittadini!”.
La situazione è come spesso accade assurda: agli inquilini di una strada del quartiere, lungo la quale gli appartamenti sono stati dichiarati dalla stessa Banca d’Italia inagibili, la Protezione civile nega l’assegnazione di sistemazioni provvisorie in appartamenti antisismici o moduli abitativi. Per loro, le dichiarazioni della Banca… valgono zero. E’ auspicabile che il prefetto, di cui è nota la efficienza e la capacità di affrontare le situazioni, ponga fine alla vicenda del tutto incoerente e ingiusta.
Non c'è ancora nessun commento.