BLACK OUT TELE-INTERNET, UN GUASTO?
L’Aquila – SALTANO ANCHE I NUMERI DELLE EMERGENZE – TUTTO PERCHE’ E’ MANCATA LA CORRENTE? – (aggiornamento ore 0,18) – La comunicazioni sono state in parte riattivate nella notte. Si è appreso che il guasto (pare a Pescara) avrebbe coinvolto dopo TIM anche altri gestori telefonici.
Ma si è saputa anche un’altra cosa che lascia a bocca aperta: tutto sarebbe dovuto ad una caduta di alimentazione. In pratica, è mancata la corrente, chi sa dove e chi sa per colpa di chi. Come dire che se va via la corrente, crolla tutto come un castello di carte. E i generatori? E le alimentazioni di emergenza? Ma dove siamo, nel terzo mondo?
A questo punto sarà opportuna un’inchiesta approfondita e soprattutto la verità all’opinione pubblica e agli utenti, che non telefonano gratis, tutt’altro.
LA CRONACA DELLA SERATA – Come in un film di fantascienza, tre ore oggi di black out nelle comunicazioni: fuori uso per un imprecisato numero di utenze (molte decine di migliaia, comunque) i telefoni fissi come quelli cellulari, e anche la rete Internet. Il black out è questa sera poco prima delle 20 in via di risoluzione, con la riattivazione delle centrali telefoniche. Il guasto – di questo pare si sia trattato – ha riguardato parti estese dell’Abruzzo, specie verso Sud, ma anche il vicino Molise e altre regioni. Come sempre in questi casi il silenzio del gestore coinvolto (TIM e Telecom) ha solo aperto la stura alle ipotesi più fantasiose e azzardate. Fino all’isteria. Tutto sul web, naturalmente, per chi ha potuto usarlo tramite gestori non coinvolti. E’ singolare che si verifichino guasti così estesi, specie in presenza di tempo sereno e cieli limpidi. Ma chi ne è responsabile preferisce preparare – probabilmente – spiegazioni tranquillizzanti che forse arriveranno, forse no.
Di sicuro c’è che non sono… scesi gli alieni con le loro macchine volanti, o che non li abbiamo visti.
In serata si è parlato, sempre in via ufficiosa e tramite il tam-tam del web, di un guasto a Pescara. Comunque, l’esperienza è servita ad apprendere una cosa sconcertante: in casi di questo genere smettono di funzionare anche i numeri delle emergenze. Pare sia restato attivo infatti solo il 112, capace di agganciarsi ad altre reti. In alcune città si è anche pensato di distribuire radio ai centralini delle emergenze, ma si è anche scoperto che non tutto il personale sapeva farle funzionare.
Come sempre, scopriamo le nostre fragilità quando accade qualcosa di insolito. Speriamo che qualcuno ne tenga conto.
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