Mattone su mattone, la speranza vive
L’Aquila – RACCOLTA FONDI PER REALIZZARE CENTRO DI AGGREGAZIONE NEL QUARTIERE S.ANTONIO – (Foto: la tenda a Pile e don Ramon) – Riceviamo: “Come è noto, dopo il 6 aprile del 2009, la vita nella nostra città “L’Aquila” è cambiata radicalmente. Quello che prima sembrava scontato dopo il sisma non lo è più stato. Nel nostro quartiere (uno dei più popolosi della città) denominato Sant’Antonio, non esiste più nulla, ci sono soltanto le così dette new town costruite per far fronte al problema degli sfollati. Ma, dopo alcuni anni, oltre all’incuria ed alla degradazione, queste case si sono trasformate in un enorme quartiere dormitorio; non esistono luoghi di aggregazione, non ci sono spazi da dedicare alle persone anziane, e cosa dire dei bambini?
Senza luoghi dove poter trascorrere i momenti liberi e dove soprattutto poter socializzare si perde l’identità e non si sente più l’appartenenza ad una comunità anzi, la si fugge per paura dell’oblio. A tal proposito, con il nostro parroco Don Ramon Mangili, dopo vari tentativi, abbiamo individuato una zona vicino alla nostra tenda chiesa (che ci venne donata dal Comune di Roma) dove, avremmo intenzione di realizzare un nostro ambizioso progetto.
La nostra idea è quella di poter acquistare il terreno e di poterci costruire un centro polifunzionale dove poter riunire:
- i giovani (con varie iniziative quali ad esempio, il coro diocesano, il volontariato, attività ricreative pomeridiane, supporto allo studio);
- gli anziani coinvolgendoli in attività varie quali sostegno ai giovani, scuola dei mestieri, luoghi di ascolto per aiutare a combattere la solitudine;
- ampliare la mensa della Caritas (gestita attualmente da volontari che con tanta fatica e spesso autotassandosi) riescono al momento ad assicurare un pasto caldo ai molti che vengono
Attualmente, tutto è stato fatto utilizzando alcuni container adibiti a mensa, magazzino, refettorio, Centro Caritas e centro per il catechismo.
Il nome del progetto è “Mattone su mattone la speranza che non muore…” L’iniziativa è stata accolta molto bene ma come è facile capire, l’entità economica di tale idea è tale da non poter essere coperta unicamente con le nostre forze.
Molti hanno già aderito con una donazione di soli 5 euro come è possibile notare dall’elenco presente sul sito ufficiale della nostra Parrocchia www.sangiovannibattista.eu nella sezione dedicata alla donazione. Per poter far decollare questa nostra idea, abbiamo bisogno di raccogliere entro un anno almeno il 30% dell’ammontare totale dell’opera (pari cioè a circa € 40.mila). In tal modo, si può presentare il progetto alla CEI che contribuirebbe con il restane 70 % ad un tasso agevolato.
Poiché, ogni eventuale donazione ricevuta viene contabilizzata, viene rilasciata una regolare ricevuta totalmente detraibile dalle tasse proprio sotto la voce “DONAZIONE VOLONTARIA”. Ogni biglietto costa 5 euro, che simbolicamente rappresenta “un mattone” per i nuovi spazi di aggregazione. Questo significa non solo vendere biglietti per venderli, ma coinvolgere le persone nella concretezza di un progetto di socialità e di Chiesa che si aiuta nonostante le difficoltà del tempo presente”.
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