La partita raccontata da un tifoso
L’Aquila – Franco Taccia, supertifoso aquilano di calcio, ci invia questo suo “racconto” della partita di oggi:
“La squadra rossobleu travolge a Ferrara la Spal nello stadio intitolato al mitico Paolo Mazza, prima allenatore e poi massimo dirigente della squadra ferrarese nonchè grandissimo esperto di calcio e scopritore di giovani promesse, nel vecchio bellissimo impianto nel cuore del centro della città estense.
Per gli amanti dei particolari si può aggiungere che nel primo tempo i biancocelesti sono riusciti a fare capolino nella metà campo aquilana solo all’inizio della gara con un’azione abbastanza casuale peraltro sventata da Zandrini.
Dopo, il buio assoluto e tanta luce per la squadra di Corapi e compagni. Centrocampo saldamente conquistato sin dall’inizio, difesa attentissima nel togliere spazio e “fantasia” agli attaccanti avversari, attacco sempre pronto, sostenuto sia dai terzini che dai centrocampisti; squadra compatta, con la nota positiva del portatore di palla sempre assistito per poter dettare lo scambio. Poco meno di una ventina di minuti di studio ed ecco la prima perla. Bellissimo cross dalla sinistra, all’altezza della linea laterale dell’area di rigore, di Pedrelli, per Pacilli che a un metro dall’area di porta colpisce di precisione ed infila di testa. E’ il dicannovesimo minuto e per la Spal è subito dura. Dopo qualche minuto Ciccio Corapi su punizione dal limite vede il suo tiro deviato. La squadra di Brevi costringe poi il portiere Zandrini a sporcarsi i guanti deviando un tiro di Pinotti non irresistibile. Ma il bello sta per arrivare con un’azione che definire perfetta sarebbe riduttivo, con la palla che poco oltre la metà campo viene intercettata dai nostri e con quattro passaggi, uno dei quali di “tacco” viene appoggiata su Sandomenico appena dentro l’area. Giusto un tocco per prendere la mira e si va sul 2 a 0. Ma il dominio dei rossobleu, ben messi in campo da Zavettieri, è assoluto, martellante e dopo un bel tiro di Pacilli di poco alto tocca a Perna, mettere il suo sigillo al 36° al termine di una azione durante la quale la Spal dopo essersi salvata con affanno cede le armi definitivamente. Ma L’Aquila non è paga, domina ed allora anche il “centrale” Maccarrone tenta la via del goal mirando l’incrocio.
Nel secondo tempo due o tre tiri della Spal tanto per firmare la presenza con L’Aquila sempre insidiosa non appena in possesso di palla.
Che dire? Partita dominata, tattica azzeccata da parte del mister, giocatori presenti fisicamente e mentalmente e giudici di gara senza velleità di “protagonismo”..
E per finire un’ultima annotazione, sfuggita a chi queste cronache le fa per “mestiere” e ogni tanto, non contento di aver dato i numeri continua a provarci, goffamente. Questa che oggi ha vinto è anche la squadra che avrebbe vinto anche a Reggio Emilia se non le avessero annullato un goal regolare. Ma è anche quella che sabato scorso è stata letteralmente defraudata da arbitro e guardalinee in casa col Pisa, con la convalida di un goal fasullo alla squadra di Braglia e l’annullamento di due reti “inventato” dai giudici di gara.
Dovendo persino subire oltre al danno anche la beffa di chi presentava la gara di oggi scrivendo che la sconfitta con i toscani era stata meritata”.
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