Pensierino e morte giornali
(Nemo) – Il Tempo Abruzzo-Molise lascia le edicole e i suoi lettori, dopo 60 anni. La luce si spegnerà ad ore. Chiunque penserebbe che la politica, tutta al completo, dovrebbe dire (fare, veramente) qualcosa, esprimere opinioni, posizioni, tentare di far valere il suo peso. Invece la politica è muta, il suo silenzio fa un fracasso sicuramente superiore a quello che nasce dalle sue consuete chiacchiere inutili su ogni argomento. Pensiamo che la maggior parte dei politici di ogni colore, statura, levatura, competenza (?), tendenza, hanno sempre più e più volte chiesto al giornale che si spegne spazio, attenzione, rilievo grafico. Telefonate, pressioni, amichevoli attenzioni. Sempre e tutti, perché è così che avviene. Poter apparire in foto e in dichiarazione, o intervista, per un politico è ossigeno. Per i lettori, spesso, monossido di carbonio.
Oggi tutti tacciono, ritrosi, impegnati, trincerati dietro la infida frase “che posso farci io?”. Accade ed è accaduto per altre testate morte. La politica sa solo chiedere. Pensiamo che ancora una volta abbia perso la faccia e dimostri quanto vale. Poco.
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