Guardiamo progredire il mondo


(Foto: corso V.Emanuele com’era a Pescara, venefico e tossico) – Non fa una grinza il ragionamenti dei tanti (parliamo di migliaia di persone, mica quattro gatti) che a Pescara semplicemente ragionano così: in tutto il mondo civile città grandi e piccole pedonalizzano i loro centri, a Pescara si vorrebbero riportare le auto dove sono state tolte di mezzo. Si parla di corso Vittorio Emanuele, una ex camera a gas di fumi tossici e veleni atmosferici da traffico. Guardiamo progredire il mondo, mentre arretriamo assurdamente?
In verità, sia viaggiando, sia guardando film e tv, si vede, balza agli occhi, che non c’è ormai più città, soprattutto non grande città, che consenta ancora la presenza di auto nel proprio centro storico. Il traffico è stato bandito ovunque. Certo non a New York o a Londra, ma Pescara non è l’una e neppure l’altra.
Allora, resta arduo capire come possa l’amministrazione cedere a vistose e convincenti pressioni (come negarle?) per riportare il traffico là dove è stato eliminato, sia pure da poco e per lavori. L’arretratezza del nostro scalcinato Abruzzetto di comari e comparucci è anche in queste storielle. Non sapersi evolvere nelle cose più ovvie, lasciare sempre spazio al vecchio e al “particulare”, leggi interessi economici.



26 Ottobre 2014

Gianfranco Colacito  -  Direttore InAbruzzo.com - giancolacito@yahoo.it

Categoria : Editoriale
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