“Stati generali” editoria abruzzese, solo parole o voglia di cambiare vecchie storture?
Pescara – INTANTO SI MOLTIPLICANO I DECESSI… EDITORIALI – PERSISTE LA DISCRIMINAZIONE DELLE TESTATE NELLA PUBBLICITA’ ISTITUZIONALE – (Foto: D’Alfonso e Di Pangrazio, vip regionali) - Il 29 novembre, quindi a molto tempo dall’ultimo decesso (Il Tempo Abruzzo-Molise) e a moltissimo tempo dalla fine della tv aquilana TvUno, si terranno gli stati generali dell’editoria abruzzese: ad annunciarlo è il presidente del Consiglio regionale, Giuseppe Di Pangrazio, che ha concordato la data insieme al presidente dell’Ordine dei Giornalisti, Stefano Pallotta, e al segretario regionale del Sindacato Giornalisti Abruzzesi, Franco Farias; si discuterà anche del recepimento della legge n.150 del 2000 sugli uffici stampa negli enti pubblici. Ma di argomenti da sviscerare, volendo, ce ne sarebbe davvero una quantità …
E’ auspicabile, anche se appare molto improbabile, che si parli anche della pubbilicità istituzionale e di iniziative che si realizzano con denaro pubblico o con la partecipazione di enti e istituzioni. E’ un flusso di risorse notevole, che potrebbe aiutare alcune testate a restare in via. Avviene invece, e sotto il naso delle istituzioni a cominciare dalla sempre distrattissima Regione Abruzzo (distratta o spesso anche complice e consapevole?) che il beneficio finisce sempre nelle medesime tasche, evidentemente privilegate e care a chi decide a comanda. Alcune testate sono escluse, oggi come ieri, e anzi invise. Alcune altre non ricevono addirittura neppure i comunicati stampa della Regione: tagliate fuori, ineffidabili, invise a chi decide e distribuisce risorse.
Se il flusso pubblicitario di questo genere, che è rilevante, fosse invece distribuito e indirizzato in modo trasparente a chi possiede determinati requisiti (sopratutto diffusionali), qualche testata potrebbe sopravvivere.
Il tema è benj noto. Non sappiamo se lo sia anche per la Regione, per il presidente Di Pangrazio e per gli altri che saranno autorevoli presenze negli stati generali di fine novembre.
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