TARI, si può pagare di meno
San Giovanni teatino – (di Stefano Leone) – Tari più leggera per bar e tabacchi che rinunciano al gioco d’azzardo: il Comune di San Giovanni Teatino ha scelto di combattere questa piaga sociale e nel Regolamento Tari in arrivo ha inserito una dichiarazione di guerra a videopoker e slot machine. Chi rinuncia alle macchinette mangiasoldi avrà diritto a uno sconto del 30% sulla tariffa per i rifiuti. Ma è solo una delle agevolazioni previste per la Iuc, la nuova Imposta Unica Comunale che è costituita dalla vecchia Imu, dalla Tasi e dalla Tari. Una seconda scelta politica importante è stata quella di non far pagare la Tasi (la tassa sui servizi indivisibili, ad esempio l’illuminazione e la polizia municipale) sulle case in affitto: i proprietari quindi devono pagare l’Imu (aliquota al 10,6 x 1000) mentre l’affittuario non deve pagare nulla. L’aliquota Tasi all’1,7×1000, poi, è la più bassa dell’area metropolitana (Francavilla 2,9; Pescara 2,5; Chieti 2,5 ;Montesilvano 2,5; Spoltore 1,9) e due punti sotto la media nazionale dell’1,9. Il Comune ha inoltre deciso di non includere nella propria tariffa Tari la quota di 0,30 € al metro quadro che l’anno scorso era dovuta allo Stato: è quindi un ulteriore sconto per i residenti a San Giovanni Teatino. L’amministrazione ha infatti cercato in questi anni di far pesare meno le continue variazioni decise dallo Stato centrale sulla tassazione della casa. Queste le altre agevolazioni sulla Tari per le famiglie: riduzione del 20% per nuclei familiari con Isee inferiore a € 7000 e capofamiglia disoccupato; nuclei familiari con Isee inferiore a € 7000 il capofamiglia percepisca la pensione sociale; nuclei familiari con Isee inferiore a € 7000 e capofamiglia in mobilità ; giovani coppie con Isee inferiore a € 10.000; riduzione del 50% invece per nuclei familiari con mancanza di reddito e nuclei familiari con Isee inferiore a € 12.000 e con portatori di handicap. Sono poi previste delle percentuali di riduzione delle superfici per produzione di rifiuti speciali non assimilati agli urbani.
Falegnamerie (senza verniciatura): 20%
Falegnamerie (con verniciatura): 30%
Autocarrozzerie: 30%
Autofficine meccaniche: 20%
Gommisti: 20%
Autofficine di elettrauto: 20%
Lavanderie a secco, tintorie non industriali: 20%
Laboratori litotipografici: 30%
Laboratorio vetri e specchi: 40%
Studi medici di radiologia: 20%
Laboratori odontotecnici: 30%
Laboratori di analisi cliniche: 20%
Parrucchieri, istituti di bellezza, beauty center: 20%
Qualsiasi altra attività non prevista nell’elenco e che risulti nella medesima condizione (detassazione di superficie e riduzioni dovute alla produzione di rifiuti speciali non assimilati agli urbani): 15%.
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