Debiti PA, scadenza il 31 ottobre
L’Aquila – CHI “AVANZA” SOLDI PER LAVORI NON PAGATI DALLO STATO DOVRA’ AGIRE RAPIDAMENTE – Le imprese conoscono il meccanismo elaborato dal Governo per ottenere la garanzia pubblica sulle fatture di cui aspettano il saldo? Stando a quanto sta accadendo, sembrerebbe di no. Sarà forse utile a tutti approfondire l’argomento, visto che quello dei crediti non saldati dallo Stato è un punto dolente per una quantità di imprese, dalle quali, però, non arrivano tutte le richieste preventivate. E’ come se chi “avanza” soldi per lavori eseguiti e non pagati non si rendesse conto.
Di cosa? Semplicemente, che si avvicina rapidamente una scadenza importante: il 31 ottobre.
Vediamo di capirci e di far capire. Lo Stato ha de tempo deciso di saldare (e in parte lo ha fatto) attraverso la banche. L’impresa che vanta un credito nei confronti della P.A., la pubblica amministrazione, deve registrarsi su una piattaforma gestita dal Tesoro debitore (lo Stato, ma anche comuni, ASL, regioni. I suoi documenti vengono controllati e se il credito è reale, viene certificato entro un mese. Lo Stato fornisce la sua garanzia sulle fatture regolari, che possono essere scontate in banca a tassi calmierati secondo l’entità delle somme.
Il termine concesso per ottenere tale certificazione è, appunto, il 31 ottobre.
Secondo dati ufficiali, al Tesoro risultano poche certificazioni, meno di quelle previste per alcuni miliardi. In numeri, le imprese che finora hanno seguito la strada indicata sono circa 17.000 su un totale previsto di 100.000 circa.
Difficile dire quante di queste imprese siano abruzzesi, o ancora più dettagliatamente aquilane, visto che nel territorio terremotato sono stati eseguiti molti lavori per la P.A.
Crediamo sia utile alle imprese e alle loro associazioni sollevare il problema e trattare l’argomento, come abbiamo fatto. In un’economia che non scoppia di salute – come quella dell’area aquilana – forse riflettere sulla situazione potrà giovare a qualcuno e stimolare un’attenzione maggiore.
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