Archivio di Stato moroso e sfrattato
L’Aquila – Gli uffici dell’archivio dello Stato, nell’area industriale di Bazzano, sono stati sfrattati. Entro qualche settimana dovrà essere reperita una nuova ubicazione capace di ospitare decentemente l’immensa mole di documenti cartacei che sono la fonte numero uno per la documentazione storica. La casa della storia.
Come scenario della vicenda (niente di strano, in questo paese che non teme il ridicolo e non cambia mai, capita spesso che vengano sfrattati persino… i carabinieri), un contratto scaduto molto tempo fa, gli inutili tentativi di rinnovarlo ad un fitto non superiore a quello precedente (così vuole la spending review), il tira e molla, i mesi di attesa che occorrono sempre anche per la pratica o la scartoffia più semplice. E il calendario che va avanti, fino a che il proprietario della struttura non si stanca di aspettare e perdere soldi, e, come si suol dire, decide di “adire le vie legali”. Cioè avvia la procedura di sfratto per morosità . Una storia che, se racconata in Germania o in Svezia, risulterebbe incredibile, ma che lo diventa se nel racconto si spiega che accade in Italia. Anzi, a L’Aquila, una città che deve essere ricostruita e anche quando lo è – sistemando un ufficio importante come l’archivio di Stato – non può evitare di finire nel ridicolo.
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