In esclusiva i verbali della Commissione Grandi Rischi (molte parole, ma nessuno decise nulla)


commissione naz grandi rischi mar09L’Aquila – (di Gianfranco Colacito) – InAbruzzo.com è in grado di mostrare ai suoi lettori i verbali della Commissione Grandi Rischi riunita a L’Aquila, il 31 marzo, poco prima del terremoto del 6 aprile (nelle nostra FOTO ESCLUSIVA appunto quella riuniome, ben visibili Boschi e Barberi) ma dopo una lunghissima serie di scosse che duravano praticamente dal 14 dicembre del 2008, come abbiamo documentato in un nostro servizio ieri. Verbali firmati dopo il 6 aprile? Così riferisce Left. E’ infatti la riunione di cui parla il prof. Boschi nell’intervista a Left, ripresa dal nostro sito ieri integralmente. Boschi muove dei rilievi e delle accuse, che però vengono portate a conoscenza dell’opinione pubblica solo più di otto mesi dopo il 6 aprile. Ci siamo chiesti, e torniamo a chiederci, perchè Boschi abbia “esternato” dopo tanto tempo e in presenza di un’inchiesta della Procura dell’Aquila che riguarda anche la sottovalutazuione della crisi sismica nel cratere. E’ da ritenere, a questo punto, che la Procura disponga di nuovi elementi da valutare nell’accertamento di eventuali responsabilità di chicchessia.
Dai verbali, come potete leggere, si possono enucleare alcune frasi importanti: “Vi sono stati picchi di accelerazione sismica piuttosto alti” annotavano gli scienziati, scettici sulla reale possibilità di previsioni sismiche valutando le emissioni radon. “Improbabile che ci sia a breve una scossa come quella del 1703, pure se non si può escludere in maniera assoluta”. Improbabile chi sa perchè…
“Attività sismica costante a tutte le ore del giorno e della notte”: non sarebbe bastato questo ad avvertire la popolazione che era meglio essere prudenti?
“Si può fare riferimento a conoscenze storiche, non a previsioni”. Certo, previsioni deterministiche non sono possibili – come si sa in tutto il mondo – ma il riferimento storico locale forse aveva un qualche valore: cose accadute spesso si ripetono, in natura, come le eruzioni vulcaniche, ad esempio, e molti terremoti. Ancora: “Pericoli per le costruzioni fragili, bisogna costruire meglio”. Ma immediatamente, durante la crisi sismica, cosa si deve fare?
“Non sempre le sequenze sismiche sono state seguite da forti scosse, ma non si può escludere”. In tale prospettiva, perchè non fu fatto e detto nulla?
“Migliorare il livello di preparazione a gestire un’emergenza sismica”.
Infine, Boschi rivela nell’intervista a Left che il sindaco Cialente chiese lo stato di emergenza, e nessuno gli diede retta. Perchè il sindaco non rivelò questa indifferenza e non denunciò i silenzi e le reticenze?
Infine, riportiamo questa e.mail: ” Ho letto il vostro articolo “Le accuse di Boschi: gravi rivelazioni sulla commissione Grandi Rischi e le sue leggerezze”. Il signor Boschi dice di non aver né allarmato né tranquillizzato nessuno, ma in realtà disse: “I forti terremoti in Abruzzo hanno periodi di ritorno molto lunghi. IMPROBABILE che ci sia a breve una scossa come quella del 1703, pur se non si può escludere in maniera assoluta.” A me questo sembra un messaggio rassicurante non sembra anche a voi? Luca Fracassi”.
LEGGERE I VERBALI DELLA COMMISSIONE GRANDI RISCHI IN POSSESSO DI INABRUZZO.COM

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16 Dicembre 2009

Categoria : Cronaca
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