Gli studenti senza scuola a Pratola
Sulmona – Almeno per ora, i 320 studenti dell’istituto Di Nino Morandi rimasti senza aule dovranno recarsi ogni giorno a Pratola Peligna, dove sono disponibili una ventina di aule all’istituto ITIS. Ogni giorno, chi sa per quanto tempo, sicuramente tutto l’anno scolastico, dovranno diventare pendolari. Sulmona-Pratola non è una gran distanza, d’accordo, ma può diventarlo per chi arrivava a Sulmona da fuori per recarsi a scuola. La decisione è stata presa questa mattina in prefettura. La proposta proveniva dal presidente della Provincia Del Corvo e ha trovato d’accordo l’autorità scolastica, ma non il sindaco di Sulmona, che suggeriva altre scappatoie. Le aule a Pratola saranno sufficienti? Funionerà tutto nell’edificio? Ci saranno laboratori disponibili?
I 320 esuli del banco sono i ragazzi del Di Nino, sul quale c’è un’inchiesta con sette indagati: lavori di ristrutturazione inadeguati, sospetti di falsi, mancanza di garanzie sulla sicurezza strutturale. Cose gravissime messe in luce dalla GdF, e un’altra grana che odora di illeciti e di interessi, soldi e imbrogli, dopo le denunce di un imprenditore di Vastio che, avendo lavorato appunto per la scuola di Sulmona, non riusciva a farsi pagare e si incatenò a L’Aquila negli uffici della Provincia. Una storia clamorosa, l’inchiesta, l’edificio sotto sequestro. Una pagina nera. Un’altra, tra le tante della ricostruzione.
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