Territorio, la ricreazione è finita


Sulmona – Scrive il Movimento Ripensiamo il Territorio: “Giovedì 16 ottobre abbiamo partecipato con una delegazione del Movimento, all’incontro presso la Regione inerente il tema delle Aree interne, sul tema specifico dell’area Aquilana-Subequana. Con l’occasione, abbiamo ascoltato dai Proff. Universitari Mascarucci e Landini note contenutistiche per la descrizione tecnica e organizzativa della Strategia Regionale per le AREE INTERNE, con l’intervento politico del Presidente D’Alfonso.
Ci sembra quindi ora chiaro che:
1) quella della zonizzazione è solo una fase, poi ce ne saranno altre; le aree interne sono una definizione ben precisa, stabilita in base a parametri del DPS e sull’impostazione data dal già Ministro Fabrizio Ministro Barca.
2) bisogna comprendere tutti che è finita l’epoca dei Finanziamenti a pioggia, delle Comunità Montane e del “travestimento” per ottenere fondi; occorre produrre in proprio la salvezza.
3) ci saranno altre fasi che potranno interessarci, ma dobbiamo prepararci e per farlo occorrono studi e ci vuole un credibile disegno strategico complessivo, avviando un concreto e corretto confronto e alla giusta scala (Giunta del Territorio, ma estesa alle “quattro valli”).
4) al di fuori della Strategia Europea e di quella Regionale che la recepisce, non si va da nessuna parte ed è inutile perdersi in vecchie liturgie, si perde solo tempo.
5) Un adeguato quadro complessivo, con il mosaico delle potenziali coesioni, dovrebbe essere la Regione a indicarlo bene, se no i PTC che esistono a fare?
Determinato a non perdere tempo, il Movimento ha attivato le annunciate ed apposite borse di studio in urbanistica territoriale da cui attendiamo risultati di studio e ricerca in 3 mesi e che ne nell’ambito del prossimo Convegno nazionale sulla coesione territoriale in preparazione, presenteremo.
Si passi a lavorare senza indugio per ottenere una Legge regionale certo, ma sulla Coesione Territoriale, che ci permetta di associarsi, unirsi o fondersi su basi condivise e in un disegno strategico. Il Gong, in tal senso, lo abbiamo suonato ben 3 volte. A ciascuna volta corrisponde tempo perso e un responsabile con un nome. La ricreazione è finita, perciò si voglia innescare, finalmente il futuro e cancellare un passato inglorioso. I cittadini ormai lo aspettano e lo meritano.


19 Ottobre 2014

Categoria : Cronaca
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