Mano ai maglioni, arriva… l’autunno
L’Aquila – (Foto: questo ha sempre provocato il maltempo in Abruzzo) – I servizi meteo di tutta Italia (e anche quelli più attendibili che lavorano nei paesi del Nord Europa) assicurano quasi unanimi (capita di rado) che nei prossimi giorni dovrebbe… cominciare l’autunno. O che dovrebbe… finire l’estate, scegliete voi: tanto, sono due frasi ad effetto di zero valore scientifico. L’autunno è cominciato il 21 settembre, e quindi in quella data è anche finita l’estate.
Stando ai fatti, in almeno mezza Italia – e anche in Abruzzo – abbiamo avuto delle settimane di tempo quasi estivo, con termometri fino a quasi 30 gradi, e temperature di 26-27 gradi anche sui 721 metri dell’Aquila. Anche se molti meteo sui giornali hanno continuato a parlare di massime molto inferiori: evidentemente, non sanno quello che scrivono o copiano i valori di chi sa quale anno.
A partire dal 21 ottobre – leggiamo sulle previsioni del nostro CETEMPS, più attendibile perché operativo in zona – dovremmo avere alcuni giorni di piogge intense, forse anche intensissime, vento, e termometri su minime di 6-7 gradi. Cioè, tutto sommato, stagionali e “regolari” visto il calendario. Le precipitazioni dovrebbero colpire l’intero Abruzzo, più intense tra Chieti e Pescara. Mano ai maglioni, dunque, perché serviranno.
C’è, naturalmente, da aver paura di precipitazioni intense, estese e persistenti. Le bombe d’acqua sono ormai un incubo. Il rischio idrogeologico anche in Abruzzo è elevatissimo e diffuso. Fiumi e torrenti non hanno alcuna manutenzione, come canali e bacini di irrigazione sulle alture, pronti a riversare acqua a valle. Nessuno dei lavori per curare i letti dei fiumi, le foci, gli argini, le arcate dei ponti e dei viadotti occluse, è stato eseguito. Raccomandiamoci a Giove Pluvio: sarà più affidabile rispetto a qualsiasi autorità nostrana, ente, ufficio, istituzione o cervellone da 100.000 euro annui. Insomma, siamo sempre simili a foglie secche sui rami degli alberi.
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