La commissione GR “non si riunì, assolveteli”
L’Aquila – (Foto: gli scienziati riuniti a palazzo Silone il 31 marzo 2009, il loro incontro “non fu una riunione”: allora cosa fu?) - Da una condanna pesantissima a 6 anni per non aver agito adeguatamente, dando l’impressione alla gente di voler rassicurare sul terremoto in atto nel 2009, ad una richiesta di totale assoluzione: tutti innocenti, per l’avvocato dello Stato Sica, che ha parlato questa mattina al processo Grandi Rischi. Tutti da sssolvere i sette scienziati sotto accusa. Quando il 31 marzo furono fotografati (come vedete nella nostra immagine esclusiva) attorno ad un massiccio tavolo in uno dei saloni di Palazzo Silone, nel pomeriggio, tra una scossa e l’altra, cosa facevano?
Parlavano, chiacchieravano, ma non era una riunione della Commissione, come organismo. Era un incontro a L’Aquila… Durante uno sciame sismico già in corso da mesi, con scosse anche forti che si susseguivano. Siccome però non c’era una formale convocazione della Commissione come organismo, gli scienziati giunsero a L’Aquila tanto per vedersi. Forse per valutare la situazione. Soprattutto, dice l’avv. Sica, non rassicurarono nessuno, tenendo presente che in Abruzzo il rischio sismico è perenne e che nessuno prevede i terremoti.
Nel processo siamo all’inizio delle arringhe difensive, dopo la pubblica accusa (che chiede la conferma della condanna) e le parti civili, anche loro schierate con l’accusa. Si va comunque avanti rapidamente verso una sentenza verosilmente prevedibile per la fine di ottobre.
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