GdF, un’altra inchiesta inquietante
Sulmona – EDIFICI SCOLASTICI… TRABALLANTI E LAVORI DIFFORMI DAI PROGETTI – TUTTO PARTE DALLE DISPERATE PROTESTE DELL’IMPRENDITORE TOMEO IN PROVINCIA – L’imprenditore di Vasto Massimo Tomeo (foto) non si barricò invano nella sede della Provincia a L’Aquila, perchè lo stavano rovinando e non venivano pagate le sue prestazioni. Dalla tenacia di un uomo disperato, che non ha avuto paura di denunce e giornalisti, viene fuori una vicenda quanto meno inquietante. E oggi esplode un’ennesima inchiesta su una ricostruzione passata per la Provincia: scuole, tanti soldi, poca sicurezza in alcuni lavori. Sette indagati, per ora, e ipotesi di falso ideologico e truffa: impresari, costruttori, progettisti, direttori dei lavori. Un bel pentolone di soldi (5,7 milioni di euro) forse facero girare più di una testa.
Le opere di adeguamento erano state eseguite solo in parte e in maniera difforme da quanto progettualmente previsto. Il tutto a fronte di rendicontazione che, invece, attestava la piena e conforme realizzazione delle opere. All’esito delle indagini svolte dalla Guardia di Finanza sono stati posto sotto sequestro due corpi di fabbricato cantierizzati dell’Istituto Tecnico Commerciale “A. De Nino” e dell’Istituto Tecnico per Geometri “R. Morandi”, entrambi interessati ad interventi finalizzati all’adeguamento sismico con lavori dichiarati urgenti e necessari dopo il sisma del 6 aprile 2009.
Il provvedimento eseguito dalle Fiamme Gialle e’ stato emesso dal gip presso il Tribunale dell’Aquila, Giuseppe Romano Gargarella, su richiesta del procuratore della Repubblica Fausto Cardella e dei pm Stefano Gallo e Roberta D’Avolio. Nel procedimento risultano indagate sette persone per reati di falso e truffa in danno dello Stato. I lavori eano stati affidati dalla Provincia all’Ati Fin S.r.l. – Cosman S.r.l. di Roma. Il provvedimento odierno scaturisce dagli sviluppi delle indagini che rivelarono illegittimita’, poste in essere nelle procedure di affidamento degli appalti assegnati dall’Amministrazione provinciale dell’Aquila, per la messa in sicurezza post sisma di istituti scolastici superiori, di Avezzano e Sulmona e che avevano determinato, a dicembre 2012, alcuni provvedimenti restrittivi della liberta’ personale.
Le indagini rappresentano lo sviluppo di un’altra vicenda gia’ nota alla cronaca: quella di Massimo Tomeo, imprenditore vastese che, piu’ volte, sul finire del 2013 aveva compiuto gesti eclatanti di protesta, anche barricandosi nell’ufficio del presidente della Provincia dell’Aquila per protestare per i mancati pagamenti da parte dell’Ati Fin S.r.l. – Cosman S.r.l., di prestazioni eseguite dalla sua impresa, la Mcr S.r.l., quale subappaltatrice nei lavori di messa in sicurezza del plesso De Nino – Morandi. Anche grazie alle denunce presentate da Massimo Tomeo, a gennaio 2014 la Guardia di Finanza aveva eseguito il sequestro per equivalente di 250mila euro nei confronti della societa’ Fin (Fubelli Infrastrutture) S.r.l., capogruppo dell’Ati aggiudicataria dell’appalto per la messa in sicurezza dell’istituto scolastico di Sulmona. Gli ulteriori approfondimenti della Procura e della Guardia di Finanza, con l’ausilio di un collegio di consulenti tecnici, hanno ora anche rivelato che le opere di messa in sicurezza effettivamente svolte erano in misura e qualita’ decisamente difformi, per difetto, rispetto alla rendicontazione indicata negli stati di avanzamento lavori liquidati all’appaltatrice.
I consulenti della magistratura hanno inoltre evidenziato come tali lavorazioni, eseguite sui corpi di fabbrica 1 e 3 del plesso scolastico, abbiano determinato pregiudizi statici alle strutture stesse, tali da rendere addirittura non collaudabile l’opera realizzata e “come in realta’ l’intera struttura non risulti allo stato attuale sismicamente idonea e quindi non possa ospitare in piena sicurezza gli studenti delle due scuole”.
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