CASE scadenti, P.C. pilatesca e sfuggente
L’Aquila – “La magistratura faccia piena luce sulle responsabilita’ dei crolli e delle costruzioni scadenti del progetto Case. I difetti di costruzione non sono certo colpe imputabili al Comune dell’Aquila. Credo sia doveroso rintracciare a monte la filiera delle responsabilita’”. Lo dichiara la senatrice Stefania Pezzopane, che come affermato nei giorni scorsi ha presentato un’interrogazione al governo. “Non giochiamo a nascondino- prosegue – E’ preoccupante l’atteggiamento della Protezione civile, che si e’ lavata le mani delle gravi carenze strutturali che sono emerse nella costruzione delle Case.
Un atteggiamento pilatesco, davvero irresponsabile.
Credo invece che si debba promuovere un confronto positivo con la Protezione civile e il governo per affrontare nella sua complessita’ la questione. La Protezione civile e’ stata la stazione appaltante del progetto CASE e MAP e dovra’ chiarire il modus agendi, collaborando per far emergere le responsabilita’. Responsabilita’ gravissime, dal momento che si e’ acclarato che oltre ai materiali scadenti ci sono difetti di costruzione ingenti, tali da costringere la magistratura a disporre il sequestro di 800 balconi in 500 appartamenti e il sindaco ad evacuare un’intera piastra. Piu’ di 20 famiglie sono state nuovamente costrette ad un nuovo trasloco, perche’ l’abitazione che avrebbe dovuta essere antisismica, in realta’ rischiava di cadere a pezzi, come e’ successo per i balconi. Davvero ci vogliono far credere che le ditte che hanno fornito i materiali e che hanno costruito le CASE sono sparite nel nulla, cancellando tutte le responsabilita’? E dove sono i collaudatori e chi ha fatto i controlli?
Non e’ pensabile- conclude la senatrice- che la patata bollente vanga scaricata tutta sulla comunita’ aquilana. La mia interrogazione pone al governo la questione nella sua complessita’, chiedendo un raccordo anche con la Regione, i Ministeri competenti e Universita’, quest’ultima per affrontare anche il tema degli alloggi per gli studenti”.
(Ndr) - Che la Protezione civile abbia quanto meno lasciato senza parole gli aquilani, tentando di scaricarsi da dosso ogni coinvolgimento nella brutta vicenda CASE, è tipico della regola italianissima: fuggire ogni qualvolta si prospetta una responsabilità da assumersi. Ma è la logica più elementare, stavolta, a soccorrerci nel ragionamento: chi ha costruito case e map? La Protezione civile o il Comune? Facile: la prima, avvalendosi dell’emergenza e facendo spesso la voce grossa. Allora?
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