La regione dell’olio… tiene i frantoi chiusi


L’Aquila – L’Abruzzo è anche la regione del vino e dell’olio. Diciamo anche, perché vi sarebbero diversi emblemi e record negativi da cucire sul petto della politica e delle istituzioni, visto come hanno agito e agiscono. Se per il vino le cose vanno avanti – ma solo grazie alla bravura degli imprenditori del settore, capaci al contrario della Regione di promuoversi e lanciarsi nel mondo – per l’olio l’orizzonte si rabbuai e le prospettive non sono buone.
“Quest’anno i frantoi abruzzesi resteranno chiusi. Dopo numerose edizioni, condite da grandi successi in termini di presenze di pubblico e adesione delle strutture, non si terra’ il consueto appuntamento con ‘Frantoi aperti’”. Lo annuncia il presidente della Commissione di Vigilanza del Consiglio regionale, Mauro Febbo.
“Con grande amarezza – prosegue Febbo – dobbiamo registrare la mancata organizzazione di una manifestazione cosi’ prestigiosa per uno dei nostri prodotti piu’ pregiati. Posso capire che stiamo attraversando un momento molto difficile, avendo ricoperto anch’io il ruolo di assessore alle Politiche agricole, ma mi chiedo: davvero non c’erano fondi da destinare all’evento? Davvero non si potevano reperire? Qualche dubbio resta e credo che sia stata sottovalutata l’importanza di Frantoi Aperti se consideriamo soprattutto quello che e’ accaduto quest’anno. E’ stata una stagione con numerose insidie e si prevede una diminuzione in termini di produzione di olio del 40 per cento, influenzata da un clima non proprio ideale tra la primavera e l’estate e con un probabile aumento dei prezzi.
Per questo era piu’ che mai necessario dare una mano alle aziende. Specie in un’annata come quella del 2014, scandita da un allarmismo crescente su qualita’ e quantita’ dell’olio, la manifestazione sarebbe stata fondamentale per avvicinare i consumatori che, accostandosi e toccando con mano il prodotto, avrebbero ricevuto le giuste rassicurazioni. Anche quest’anno infatti non mancheranno le produzioni di qualita’ e Frantoi Aperti, a cui negli anni scorsi hanno aderito in media 60 frantoi, sarebbe stata propizia per avvicinare clienti, appassionati e semplici curiosi alla filiera dell’extravergine di oliva e portarli fin ‘dentro’ la lavorazione di un prodotto simbolo della nostra tradizione”.
(Ndr) - Siamo sicuri che la persona scelta per la delega all’agricoltura regionale sia quella giusta in Abruzzo?


16 Ottobre 2014

Categoria : Economia
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