Tartaruga muore sulla spiaggia
Francavilla – Una tartaruga marina Caretta Caretta (foto di archivio) è stata trovata morta sulla spiaggia nel pomeriggio di oggi, in corrispondenza con la foce del fiume Alento, dettaglio che secondo qualcuno è molto significativo: il fiume scarica in mare liquidi sicuramente molto inquinati. Potrebbero aver avvelenato la tartaruga, come il delfino trovato ugualmente spiaggiato tempo fa nella stessa zona. I veterinari dovranno accertare le cause del decesso dell’animale, una delle specie più ammirate e piacevoli tra le presenti in Adriatico.
La tartaruga Caretta Caretta, secondo Linneo, è un rettile a sangue freddo. Prediligere le acque temperate. Respira aria, essendo dotate di polmoni, ma è in grado di fare apnee lunghissime. “Trascorrono la maggior parte della loro vita – si legge su Wikipedia – in mare profondo, tornando di tanto in tanto in superficie per respirare. In acqua possono raggiungere velocità superiori ai 35 km/h, nuotando agilmente con il caratteristico movimento sincrono degli arti anteriori. Sono animali onnivori: si nutrono di molluschi, crostacei, gasteropodi, echinodermi, pesci e meduse, ma nei loro stomaci è stato trovato di tutto: dalle buste di plastica, probabilmente scambiate per meduse, a tappi ed altri oggetti di plastica”.
Questi animali cari all’immaginazione popolare popolano tutto il Mediterraneo, ma sono seriamente minacciati di estinzione, come conferma il caso di Francavilla. Alla nascita sono lunghe 5-6 centimetri, ma arrivano ad un metro e 30-40 da adulte, e possono pesare anche parecchio più di un quintale. Le zampe sono adattate all’acqua e si presentano strutturate come pinne, specie le anteriori.
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