Piastra 19, di nuovo tutti in scasamento
L’Aquila – Alcune CASE nella frazione di Preturo, una delle 19 new town dell’Aquila edizione 2009, potrebbero crollare, ma stavolta senza terremoto. Le case e i palazzi aquilani del centro storico crollarono nel 2009 per la scossa 5,8 ml-6,3 mw… quelle costruite per alloggiare “provvisoriamente” gli sfollati si sbriciolano perchè non si reggono in piedi, così, da sole, in quanto fatte con colla e sputo. Da chi? Ancora non lo sappiamo, per ora mano agli scatoloni e in tanti ricominciano a scasare.
Questa mattina – in base all’ordinanza del sindaco firmata ieri sera – è cominciato lo sgombero di una ventina di appartamenti edificati – si fa per dire visto ciò che sta accadendo – sulla piastra 19. Un modo da geometri di definire gli edifici innalzati su piastre di cemento armato isolate dal suolo mediante dispersori sismici (molti dei quali, a loro volta e in altri luoghi risultati fasulli e pericolosi). Insomma, palazzine, nel caso in esame di una ventina di appartamenti.
Non solo i balconi crollano. Anche i solai sono pericolosi, insomma potrebbe accasciarsi l’intera struttura, dunque via tutti e alloggio in altri moduli abitativi, che negli ultimi mesi sono rimasti vuoti. Per fortuna. Altrimenti, si sarebbe dovuto ricominciare con alberghi e magari anche emigrazione verso la costa. Vedremo, poi, quanti altri edifici sono insicuri e quante altre persone dovranno lasciarli. Sono in corso sopralluoghhi. 800 balconi, comunque, sono già sigillati ed è vietato metterci piede. Come si possa vivere dentro una casa con i balconi sigillati, poi, è un altro discorso…
L’inchiesta della Procura sta andando avanti, lentamente perchè è difficile orizzontarsi, rintracciare gente, ditte, imprese, tecnici, persone che hanno firmato l’agibilità e i collaudi. Da tenere presente che le new town comprendono in 19 località ben 4.500 appartamenti, mica uno scherzo. A gran voce la gente, almeno quella che ce la fa ancora a parlare, reclama i nomi dei responsabili.
Per ora vale la disperata dichiarazione di un inuqilino alla tv oggi: “Dobbiamo andarcene ancora una volta, un altro scasamento, qui può crollare tutto, senza terremoto… La mia casa? E’ inabitabile, categtoria E, e in cinque anni e mezzo nessuno l’ha ancora toccata: di rifarla o ripararla non se ne parla neppure…”.
Questa è L’Aquila, o parte dell’Aquila, nel mese di grazia ottobre 2014, cinque anni e mezzo dalla fine dell’altra vita e dal non inizio della nuova vita. Lipsia, citt5à tedesca totalmente rasa al suolo dalla guerra, fu ricostruita dov’era e com’era appena dopo la guerra in nove anni.
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