Furti e scorrerie, peggio di prima
L’Aquila – SACCHEGGIATO PER LA SECONDA VOLTA IN POCO TEMPO UN BAR – (Foto: celebre dipinto del Patini: la donna morente è una facile allegoria dell’Aquila di oggi…) - Scorrerie di ladri e rapinatori, che colpiscono ovunque, meno in centro (anche p0erchè c’è ben poco da colpire…), molto di più in periferia, nelle frazioni, nei paesi dei dintorni. Colpito per la seconda volta in poco tempo il Bad Bar annesso ad una stazione di servizio storica, delle pochissime che si trovano sulla 17 alle porte della città , lungo un tratto ormai quasi urbanizzato che si chiama Mammarella. Dal Bad Bar hanno portato via (ma pare si siano anche trattenuti con comodo a bere) merce per alcune migliaia di euro. Stessa musica nel furto precedente. In sostanza, i gestori lavorano per i ladri, provvedono al loro sostentamento: costoro a intervalli regolari passano e si portano via soldi e valori. Incredibile, ma così è ridotta la città preda di ogni specie di delinquenti, numerosi gli stranieri, e non è certo razzismo sottolinearlo.
Prima del sisma la situazione era, sì, piuttosto seria sul piano dei furti e del vandalismo, ma oggi è disperata: ciò coincide con l’arrivo di migliaia di stranieri, alcuni dei quali brave persone e lavoratori, altri molto meno. Chi li ha attirati? Semplice: lavorano in gran numero nei cantieri, dunque fate due più due…
I dettagli del furto: banali, sempre gli stessi. I ladri (almeno tre a volto coperto, dicono le inutili telecamere che li hanno ripresi) hanno sfondato un muro e le porte, hanno fatto rumore, e hanno operato tranquilli, indifferenti alle telecamere: per forza, erano travisati
e di essere ripresi se ne fregavano beatamente. Poi fuga, e chi s’è visto s’è visto.
Solito rituale: arriva la polizia, fa i rilievi, cerca qualcosa di utile per le indagini. Che finiscono quasi sempre nel nulla.
Come sono finiti nel nulla piani, comitati di sicurezza, impegni, rinforzi arrivati da Pescara. I furti continuano ogni giorno o quasi, le forze dell’ordine tentano (ordini superiori…) di non far filtrare le notizie verso la stampa, ma ovviamente oggi questo è impossibile tra social network, facdebgook, selfie, comunicazione veloce incontrollabile e globale. Incontrollabile come la delinquenza. Di questo passo, sarà sempre più difficile vivere a L’Aquila e nei suoi dintorni i tempo belli e sereni.
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