Cerimonia di San Cetteo
Pescara – CONSIGLIO COMUNALE SOLENNE PER IL CONFERIMENTO DELLE BENEMERENZE CIVICHE DEI CIATTÉ E DEI DELFINI D’ORO
(di Stefano Leone)
Si è celebrata questa mattina la cerimonia di San Cetteo, patrono della città. Fra le altre celebrazioni, per sottolineare la commemorazione, si è svolto il Consiglio comunale straordinario nel quale, con una cerimonia sobria ma sentita, si è dato riconoscimento a cittadini da sempre impegnati per la città. “Palazzo di Città accoglie i suoi cittadini illustri”, è stata l’espressione simbolo del Sindaco Alessandrini nel commentare l’evento.“I nomi scelti raccontano storie di impegno, di coraggio e di talento – commenta il sindaco Marco Alessandrini – Storie che ci appartengono o che ci rappresentano. Si tratta di persone alle quali abbiamo voluto dire grazie, o restituire l’abbraccio a nome della città, o che abbiamo voluto ricordare per delle straordinarie capacità di cui sono stati artefici e portatori. Accanto ai Ciatté e ai Delfini abbiamo voluto una benemerenza speciale, dedicata alla città alla quale abbiamo chiesto sacrifici e di fronte alla quale ci è un piccolo cittadino, che ha la particolarità di compiere un anno venerdì che sarà destinatario di un gesto simbolico. Ma sul suo futuro e sul futuro di tutte le altre generazioni pescaresi vogliamo investire concretamente perché sia migliore”.
Ciattè d’Oro per:
Annamaria Albertini: insegnante, donna di cultura e solidarietà, volontaria attivista dell’Admo e Unitalsi;
Franco Farias: giornalista Rai, voce e nome del mondo culturale della città che ha esplorato e raccontato anche in veste di scrittore e interprete e rappresentate della categoria;
Geremia Mancini: già Segretario Confederale Ugl nazionale, nonché motore di tante iniziative mirate a tutelare la memoria della cultura e del lavoro pescaresi e abruzzesi;
Monsignor Vincenzo Amadio: vicario generale dell’Arcivescovo Monsignor Tommaso Valentinetti e parroco della Chiesa del Mare;
Ciatté d’oro alla memoria di Maurizio Berardinucci: il vigile del fuoco che ha perso la vita il 26 ottobre 2013 a seguito delle ferite riportate per lo scoppio della fabbrica di fuochi artificiali di Città Santangelo in cui morirono 4 persone, il 27 luglio 2013.
Delfino d’Oro alla memoria di Andrea Pazienza: fumettista, pittore artista dallo straordinario tratto, formatosi a Pescara e divenuto un talento poliedrico e di eccezionale levatura, morto il 16 giugno del 1988.
Benemerenza civica a Matteo Ferrarini, nato il 10 ottobre 2013 a nome e per rappresentare la città, figlio di Daniele Ferrarini e Sylvia Osaro. Motivazioni Ciattè d’Oro e Delfino d’Oro
Annamaria Albertini
Per aver dedicato tempo e passione alla cura del prossimo e aver dimostrato come la solidarietà possa diventare uno strumento concreto per migliorare il mondo, cominciando da quello che si ha intorno.
Franco Farias
La mitezza del tono e l’intensità del racconto lo accompagnano da sempre nelle sue cronache e rendono la sua voce fra le più chiare, forti e sensibili del patrimonio culturale e storico della città.
Monsignor Vincenzo Amadio
Ad uno speciale Pastore di anime che con la sua vita semplice è un grande modello di dedizione e sensibilità, capace di essere una guida solida per la comunità e un riferimento spirituale vivo e presente per i fedeli.
Maurizio Berardinucci
Il coraggio e la forza lo hanno animato di fronte al pericolo e alle difficoltà, il suo ricordo è un potente esempio di appartenenza e motivo di grande orgoglio per la città, che ha voluto tributargli il suo abbraccio.
Geremia Mancini
Per la costante attenzione ai tasselli della storia e della memoria collettiva e la dedizione al lavoro e ai suoi risvolti sociali, il grazie corale della città da lui premiata tante volte per i meriti di molti dei suoi figli.
Andrea Pazienza
In memoria di uno straordinario talento che ha trovato a Pescara terra fertile per le sue radici, perché la sua opera rappresenti anche la creatività cittadina e sia un orizzonte per il genio dei giovani che la respirano.
Benemerenza Matteo Ferrarini
Alla città che vive uno dei momenti più difficili della sua storia e alla possibilità di superarli insieme, con l’impegno e la speranza di cominciare a scrivere per Matteo e le nuove generazioni un futuro migliore.
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